Il rally delle Small Cap a Wall Street è stato molto sostenuto nelle ultime settimane, ma
gli investitori tendono a incassare i guadagni con la stessa rapidità con cui essi maturano. Ciò si evince dai flussi di capitale nell'ETF
iShares Russell 2000, il più grande fondo negoziato in Borsa che replica l'indice statunitense delle società a bassa capitalizzazione. Mentre il benchmark quest'anno è salito ai massimi storici, gli investitori hanno
prelevato circa 5,4 miliardi di dollari.
Questo è un segnale che il mercato non nutre troppa fiducia nelle Small Cap. "Anni di false albe per il gruppo hanno danneggiato la fiducia degli investitori," ha detto Athanasios Psarofagis, analista di Bloomberg Intelligence. "Sembra che stiano semplicemente prendendo un po' di soldi finché possono, perché la sovraperformance non sembra mai durare a lungo rispetto alle large cap".
Wall Street: perché gli investitori non si fidano delle Small Cap
Le Small Cap rappresentano l'oggetto del desiderio di Wall Street quando l'economia è in crescita e i tassi di interesse sono bassi. Le piccole società infatti hanno bisogno di finanziamenti per sostenere gli investimenti. Quindi, solo quando si avverte la fiducia di un'economia fiorente e il costo per prendere a prestito è basso, le aziende a bassa capitalizzazione possono emergere.
Dopo la crisi pandemica, con un'economia in ripresa e una Federal Reserve che ha praticamente azzerato i tassi, gli investitori hanno mostrato interesse verso le Small Cap. Poi, però, l'inflazione del 2022 - che ha costretto la Banca centrale ad aumentare i costi di finanziamento - ha portato a una sottoperformance rispetto alle società più grandi. Ora la Fed ha ripreso il ciclo di allentamento e l'economia statunitense è sulla buona strada per un trimestre in crescita di oltre il 3%. Questo ha maturato una certa fiducia che le piccole aziende riescano a tenere il passo di quelle più grandi. Infatti, i flussi nei fondi che riproducono gli indici delle Small Cap sono stati positivi a settembre, ma non al punto da compensare il calo di tutto l'anno.
Gli investitori quindi sono esitanti e una delle ragioni potrebbe essere il tono più cauto sui tagli adoperato dal presidente della Fed Jerome Powell nelle ultime dichiarazioni pubbliche. "Sfortunatamente, i tagli saranno lenti e deliberati e le prospettive fondamentali per gli utili sono messe in discussione, motivo per cui gli investitori stanno incassando i profitti", ha detto Sameer Samana, responsabile delle azioni globali e degli asset reali presso Wells Fargo Investment Institute.
Ancora più netto è il giudizio degli analisti di Wells Fargo, secondo cui "l'operazione sulle Small Cap basata sull'allentamento dei tassi di interesse è finita". Per questo, il team guidato da Ohsung Kwon ha raccomandato una rotazione verso le azioni legate all'intelligenza artificiale.
Todd Stankiewicz, Presidente e Chief investment officer di SYKON Capital, avanza invece l'ipotesi che alcuni investitori prendano profitto da un angolo di mercato rischioso per cercare rendimenti più consistenti in aree ancora più rischiose come gli ETF sulle criptovalute. Tuttavia, l'esperto ritiene che le società più piccole "non saranno schiacciate dai dazi". Quindi, "se vediamo un ambiente imprenditoriale più facile, le società a bassa capitalizzazione possono beneficiare in modo esponenziale rispetto alle società a maggiore capitalizzazione e questo è ciò che inizia a spostare alcuni flussi", ha detto.