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Michael Jordan ha scambiato la sua attività di consulenza per un pacchetto azionario di un titolo di una società che si occupa di scommesse sportive: ecco chi è
Michael Jordan, la leggenda del basket USA, ha messo un’altra palla nel canestro: le azioni DraftKings. L’azienda ha comunicato che il campione ha accettato di avere un ruolo all’interno del CdA in cambio di una partecipazione azionaria, senza specificare l’ammontare della quota interessata.
Jordan avrà un ruolo di rilievo all’interno della società che si occupa di scommesse sportive di vario tipo, di campionati di fantasport e di betting in generale, in quanto fornirà una guidance e consigli strategici al Consiglio di Amministrazione in relazione a diverse iniziative di business. Il campione della pallacanestro ricoprirà questo nuovo ruolo con effetto immediato. A Wall Street volano le azioni DraftKings mettendo a segno un +8,48%.
Azioni Draftkings: analisi tecnica e strategie operative
Draftkings è stata quotata lo scorso aprile tramite una SPAC. Dal punto di vista grafico la seduta di oggi sta permettendo al titolo di rompere l’ostacolo fornito dalla linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 2 e 22 giugno 2020. Se i corsi dovessero effettuare una chiusura al di sopra di questi livelli, i compratori avrebbero la possibilità di spingersi oltre i massimi storici, segnati lo scorso 2 giugno a 44,77 dollari.
Sarà comunque importante che si verifichi in breve tempo una violazione della trendline disegnata con i top del 7 e 18 agosto, che al momento della scrittura sta creando diverse difficoltà agli acquirenti. Per i venditori sarebbe invece positivo un ritorno al di sotto del supporto statico a 38,835 dollari, che creerebbe i presupposti per una chiusura del gap up aperto oggi, a 37,19 dollari.
Discese oltre i 34,5 dollari complicherebbero ulteriormente la struttura tecnica visto che verrebbe interrotta la serie di minimi crescenti in atto dalla seconda metà di luglio 2020. Operativamente si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di chiusura superiore ai 40 dollari. Lo stop loss sarebbe quindi localizzato a 34,7 dollari, mentre l’obiettivo in zona 48 dollari.