Le aspettative di una ripresa dell'economia statunitense cominciano a lanciare alcuni segnali al mercato. Da quello che emerge negli ultimi giorni di contrattazione in Borsa, sembra che ci sia un ritorno ai fondamentali delle aziende a guidare le scelte d'acquisto.
Infatti gran parte delle azioni tecnologiche, che avevano sbancato durante la pandemia, sono state bersagliate dalle vendite. Vale a poco il fatto che le società operano in quei settori che in qualche modo sono legati al nuovo corso che avanza, come la green economy.
Se il mercato sta sopravvalutando le azioni rispetto al loro valore intrinseco, presto o tardi eliminerà questo eccesso. E la sensazione diffusa è che potrebbe essere arrivato il momento di farlo. Probabilmente la Federal Reserve continuerà a drogare l'economia di stimoli monetari, come affermato da Jerome Powell nell'ultimo intervento ufficiale. Ma questo basterà per sostenere ancora a lungo il rally dei tech ad esempio?
Wall Street: ecco i settori dove investire
La temporanea crisi del NASDAQ forse è una prima dimostrazione che le azioni growth stiano per cedere il passo, favorendo una turnazione a vantaggio dei titoli value. Inoltre per alcuni titoli vi è sullo sfondo una mina vagante che si aggira e le cui bizze influenzano non poco le quotazioni azionarie.
Si sta parlando di Bitcoin, nel cui saliscendi del prezzo degli ultimi giorni si è riflessa la performance di azioni come Tesla, Paypal e Square, per fare qualche esempio. Senza contare che attese di rialzi dei tassi per effetto dell'inflazione andranno a penalizzare proprio quei titoli come i tecnologici, che attualizzano maggiori flussi di cassa in tempi più lunghi.
Se dovesse verificarsi quindi una sorta di equity rotation, torneranno protagonisti tutti quei settori legati al ciclo economico come ad esempio le azioni bancarie, energetiche e industriali. Nel caso in cui la vaccinazione anti-Covid libererà l'economia mondiale dall'incubo chiusure, le attività economiche riprenderanno a pieno ritmo e gli utili attesi tenderanno a crescere.
Alcune aziende come le compagnie aeree, di viaggio e di trasporto, nonché le società petrolifere, che sono state maggiormente penalizzate in quest'ultimo anno, ne trarranno giovamento, sia per l'aumento degli spostamenti sia per la ripresa delle quotazioni del greggio. In concomitanza, tutto il settore finanziario festeggerà il ritorno alla normalità, anche e soprattutto perché la ripresa economica diminuirà la mole dei crediti in sofferenza che sono esplosi durante il periodo Covid.
UBS: la rotazione settoriale è ancora all'inizio
Il 2021 quindi segnerà il riscatto dei titoli value? Non tutti gli analisti concordano. Alcuni sono convinti che i Tech stiano rifiatando prima di prepararsi a una nuova fase di rialzi anche perché, eccezion fatta per alcuni titoli che hanno multipli fuori mercato come Tesla, esistono delle realtà dove ancora c'è spazio di crescita.
Secondo UBS invece lo scorso anno è stata la liquidità garantita dalla FED a svolgere un ruolo chiave nella cavalcata dei titoli growth. Lo scenario che si andrà profilando è che ci possa essere la fine di una fase di mercato dove si guarda alle valutazioni per fare posto a un mercato basato sugli utili.
Saranno quindi le trimestrali a guidare le danze a Wall Street e già nel secondo semestre dell'anno in corso questa situazione si determinerà in tutta la sua evidenza. La rotazione settoriale quindi è ancora all'inizio e ha bisogno di ulteriori elementi per essere completata, ma la strada sembra inevitabilmente tracciata.