I due colossi tech Facebook e Google stanno progettando un nuovo cavo sottomarino per connettere il Giappone con il Sud-Est asiatico, potenziando gli investimenti nell’infrastruttura internet (in particolare quella wireless 5G) nelle regioni ad alto potenziale di crescita. L’Apricot Cable si estenderà per 12.000 chilometri e dovrebbe essere lanciato nel 2024, mentre l’ammontare dell’investimento non è stato svelato. Questo cavo sarà complementare agli altri due (Echo e Bifrost) dell’azienda di Mark Zuckerberg.
Cavi sottomarini: quanti sono e a cosa servono
Al mondo ci sono circa 400 cavi sottomarini, che vengono utilizzati per trasportare la quasi totalità delle comunicazioni voce e internet tra le varie Nazioni. Il Financial Times evidenzia come negli ultimi 10 anni le società tech USA, in particolare Google, Facebook e Amazon, sono diventati investitori di primo piano in questo tipo di infrastrutture, specialmente in Paesi come Indonesia e Filippine dove è incrementato l’utilizzo del web. Grazie a questi dispositivi infatti, è più facile per gli abitanti di tali zone riuscire ad utilizzare i servizi di queste compagnie in un contesto in cui nelle altre aree del pianeta il mercato appare saturo.
Cavi sottomarini e le tensioni USA e Cina
I cavi sottomarini sono stati al centro del dibattito nelle tensioni tra USA e Cina, in quanto vengono interpretati come una sorta di soft power per gli Stati Uniti, che avevano messo in luce delle preoccupazioni in merito al ruolo del Dragone nella gestione del traffico internet.
Già nel 2020 infatti la rete Pacific Light Cable, sempre finanziata da Facebook e Google, è stata accantonata per via di alcune problematiche relative alla sicurezza: il cavo doveva essere di 13.000 chilometri e collegare Hong Kong e altri Paesi asiatici con gli USA. I timori erano relativi al fatto che Hong Kong potesse esporre i dati a Pechino.