Wall Street sta rifiatando in questo periodo dopo che tutti i principali indici nelle scorse settimane avevano aggiornato i massimi storici. La correzione ha colpito un pò tutti i titoli senza alcuna distinzione, riservando sonore sconfitte a chi, come Cathie Wood, su alcuni assets ne ha fatto un credo. Il calo dei titoli tecnologici infatti ha messo in seria difficoltà il fondo Ark Innovation della stock picker di Wall Street. Le vendite sono piovute anche sui titoli energetici, che rappresentano una componente molto forte dell'S&P 500.
Wall Street: 3 fattori di incertezza sulle azioni
Gli investitori a questo punto si arrovellano per decidere se orientarsi maggiormente verso le azioni legate al ciclo economico oppure puntare sull'innovazione in attesa di grandi guadagni futuri. In questo momento capire come comportarsi non è una scelta semplice perché sul mercato vi sono diversi fattori di incertezza che andranno considerati. Vediamoli di seguito:
Utili attesi e multipli azionari
La stagione delle trimestrali ha preso il via la scorsa settimana. Come era nelle attese, la gran parte dei dati rilasciati sono stati brillanti, altrettanto non lo è stata la reazione in Borsa. La spiegazione sta tutta nelle aspettative. La ripresa economica infatti ha generato un'impennata degli utili, ma questo il mercato lo aveva già scontato. Il punto adesso è come conciliare tutto questo con una quotazione troppo alta delle azioni.
In altri termini, i multipli sono elevati e le aspettative sugli utili sono cresciute di circa il 62% rispetto al 2020. Quindi qualsiasi notizia che arriva dalle trimestrali che delude il consensus o che semplicemente conferma le stime, automaticamente genera vendite delle azioni in modo da adeguare i fondamentali alle valutazioni di mercato. La dimostrazione deriva dalle trimestrali delle grandi banche e dei finanziari che la settimana scorsa hanno addirittura superato le attese del 26% e subito dopo gli investitori hanno venduto le azioni.
Crescita del PIL USA
Dopo il grande crollo del 2020, il rimbalzo dell'economia a stelle e strisce è stato portentoso. Nel primo trimestre di quest'anno il PIL è cresciuto del 6,4% e alla fine di luglio verrà pubblicata la stima del secondo trimestre dove le aspettative sono per una risalita del 9,5%. Il problema è che questo potrebbe essere il picco del ciclo economico, il quale da ora in avanti potrebbe rallentare. I segnali che arrivano dalla Cina non sono molto incoraggianti, dove il tasso di crescita del PIL si è raffreddato dopo vari trimestri in grande spolvero.
Tutto ciò potrà essere aggravato e accelerato dalla variante Delta del Coronavirus, che in questo momento rappresenta un pericolo costante in ogni Paese del mondo. Alcuni come Spagna e Portogallo già sono tornati a delle restrizioni, la Gran Bretagna ieri ha riaperto tutto ma i contagi hanno scavalcato la soglia di 50.000 casi giornalieri ed altri Stati come Italia e Francia sono in una situazione in cui l'allerta cresce ogni giorno di più. L'autunno viene visto con meno ottimismo rispetto a un mese fa e, se i timori dovessero tramutarsi in realtà, non sono esclusi altri blocchi che potranno mettere un freno all'economia globale.
Inflazione e FED
Il Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell continua a mantenersi ottimista sull'andamento dei prezzi. Ha avuto un atteggiamento sobrio anche durante la testimonianza al Congresso la scorsa settimana. In realtà l'esplosione dell'indice dei prezzi al consumo al 5,4% nell'ultima rilevazione non fa di certo dormire sonni tranquilli.
Il mercato questo lo ha percepito e il nervosismo si riflette nelle quotazioni azionarie. Adesso gli operatori sono in attesa di 2 eventi di estrema importanza questa estate: la riunione del FOMC del 27-38 luglio per decidere su tassi e tapering e il simposio annuale a Jackson Hole di un mese dopo. Cosa uscirà da questi avvenimenti determinerà probabilmente il posizionamento dei trader sui mercati azionari.
Wall Street: dove investire con calo quotazioni
Alla luce di tutto questo, come comportarsi in questo momento? Secondo Robert Phipps, direttore di Per Stirling Capital Management, la cosa migliore è quella di puntare su titoli di alta qualità, prevedibili e sicuri come ad esempio Apple, Google e Facebook. Questi sono meno sensibili al contesto economico rispetto ai ciclici e inoltre hanno anche multipli meno elevati in confronto ad altri competitor del settore più vivaci. Morgan Stanley consiglia società che hanno attributi difensivi e utili superiori alla media, tipo Costco, Altria Group, CVS Health e Amgen.