Wall Street sembra aver metabolizzato lo shock dello scorso venerdì e ha ripreso la via dei rialzi in caccia di un nuovo record storico. L'ultima seduta della scorsa settimana è stata traumatica per la Borsa americana, con gli indici azionari colpiti da pesanti perdite dopo che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha minacciato tariffe del 100% alla Cina.
Negli ultimi mesi, gli investitori sembravano essersi liberati dallo spauracchio di una nuova guerra commerciale tra Washington e Pechino ma la stretta cinese sulle esportazioni di terre rare ed il successivo attacco del tycoon hanno fatto ripiombare i mercati nell'incubo.
La successiva marcia indietro di Trump e le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che nella giornata di martedì ha fatto capire che la Banca centrale è pronta a tagliare i tassi di interesse nella riunione di fine mese, hanno riportato il sereno.
Le incertezze su svariati fronti, e che potrebbero provocare una correzione di Wall Street, sono diverse - da una nuova guerra commerciale al prolungamento dello shutdown negli Stati Uniti, alle valutazioni elevate delle azioni - ma è altrettanto potente la voglia di riprendere a comprare da parte degli investitori.
Wall Street: 3 motivi ancora per comprare
Per giustificare gli acquisti occorrono però catalizzatori sostenibili. Gli strategist di UBS ne hanno ravvisati tre in grado di sostenere il rally ancora per un po' di tempo.
In primo luogo, la
resilienza della spesa dei consumatori americani. La banca svizzera ritiene che anche se il mercato del lavoro è rallentato, gli Usa continuano ad assumere e i licenziamenti rimangono bassi. Inoltre, i salari aumentano. Tutto ciò sostiene la spesa dei consumatori e quindi i profitti aziendali, sottolineano gli esperti. Al riguardo, prevedono una crescita degli utili per azione dell'
S&P 500 di circa il 10% nel terzo trimestre, con risultati che saranno superiori alle aspettative.
Il secondo motivo che potrebbe dare carburante alle azioni americane è la spesa sostenuta nell'intelligenza artificiale. Chiaramente gli investitori vorranno vedere una crescita dei ricavi dopo i grandi investimenti, ma UBS prevede che le stime per le aziende esposte alla spesa in infrastrutture AI (Artificial Intelligence) saranno riviste al rialzo.
Terzo, entra in gioco la politica monetaria della Fed, che impatterà in maniera positiva sulle dinamiche aziendali attraverso il ciclo dei tagli ai tassi di interesse. "La stagione degli utili del terzo trimestre potrebbe sostenere la nostra visione che il mercato rialzista rimane intatto" hanno affermato gli strategist. Questo è "guidato dalla combinazione di crescita duratura degli utili e tagli dei tassi della Fed—uno scenario macroeconomico molto attraente", hanno aggiunto.