I record di Wall Street non fanno più notizia. Gli indici azionari alla Borsa americana sono un'attrazione costante per gli investitori, anche durante le fasi più concitate dei mercati e dell'economia globale. Gli operatori non sono stati frenati nemmeno dai pessimi dati sull'occupazione statunitense che prefigurano scenari bui per l'economia a stelle e strisce.
La fiducia sulla ripresa del ciclo dei tagli ai tassi di interesse da parte della
Federal Reserve, il boom dell'intelligenza artificiale e l'ottimismo per gli utili aziendali stanno tenendo alte le quotazioni. Nel contempo, analisti e strategist stanno
rivedendo al rialzo le stime sull'indice S&P 500 per quest'anno e il prossimo.
Ad esempio Binky Chadha, strategist di Deutsche Bank AG, è convinto che il benchmark statunitense arriverà a 7.000 punti entro fine 2025; le azioni saranno sostenute "dal posizionamento degli investitori, da una crescita economica migliore del previsto e da un dollaro più debole". Anche Venus Krishna, strategist di Barclays vede l'indice a 7.000, sebbene all'inizio del 2026. Per quest'anno, invece, l'esperto ha portato il target da 6.050 a 6.450 citando "il miglioramento degli utili e la stabilizzazione della crescita globale".
Wall Street: arrivano le covered call
Con valori così elevati, però, molti trader si pongono il problema di come proteggere i profitti conseguiti finora. Una delle strategie che sta prendendo piede a Wall Street è quella delle covered call utilizzando le opzioni. Si tratta di vendere opzioni call sulle azioni possedute, in particolare su quelle che stanno andando forte e garantiscono una buona rendita sotto forma di premio.
In pratica, con l'importo incassato dalle opzioni, gli operatori coprono o comunque limitano la perdita qualora le azioni detenute dovessero scendere. Contestualmente, però, limitano anche i guadagni nel caso in cui i titoli salgono. Con i premi incassati, successivamente sarà possibile acquistare delle put per proteggersi completamente di fronte a scenari di cali.
Le strategie possono variare a seconda delle esigenze degli investitori. Coloro che percepiscono un reddito pensionistico sono più propensi a operare con le covered call in maniera più conservativa, ad esempio concentrandosi su opzioni che hanno una bassa probabilità di essere esercitate alla scadenza. Questo permetterebbe di ripararsi dalle perdite e nel contempo di mantenere le azioni, pur sacrificando qualcosa in termini di premio ottenuto.
"La concentrazione nel mercato è molto maggiore di quella che abbiamo visto in passato, quindi ci sono più casi di questo tipo", ha detto Jake Marriott, gestore di portafoglio opzioni presso Aptus Capital Advisors. "La crescita degli ETF e l'uso di prodotti basati su opzioni stanno aprendo gli occhi delle persone sulle possibilità e sulle diverse strategie che si possono realizzare con le opzioni", ha aggiunto. Aptus sta strutturando le operazioni con una durata più breve per circa 50 conti gestiti separatamente di singoli clienti, attuando covered call su titoli come Amazon, Nvidia, Lowe's w Walmart.
Aziende tipo Gateway Investment Advisers si stanno già espandendo per soddisfare la domanda in crescita. A luglio il gestore ha acquisito Belmont Capital Group, un fornitore di strategie personalizzate basate su opzioni per i singoli portafogli gestiti. "Il fatto che anche i grandi gestori patrimoniali stiano crescendo e espandendosi nello spazio segnala anche che si tratta di una fase iniziale", ha detto Eric Metz, Chief investment officer di SpiderRock Advisors.
Alcuni numeri
Nel corso degli anni, le covered call sono diventate sempre più popolari, come riporta un'analisi di Morningstar. Nei primi sette mesi del 2025, gli ETF hanno incassato oltre 40 miliardi di dollari di premi rispetto ai circa 22 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2024. Inoltre, gli asset investiti in ETF focalizzati su queste strategie sono passati dagli appena 7 miliardi di dollari del gennaio 2020 a 150 miliardi di dollari della fine di luglio 2025.
"Penso che probabilmente assisteremo a un aumento di queste strategie nei prossimi anni, man mano che i gestori le aggiungeranno alle loro piattaforme e consulenti e clienti inizieranno a comprenderle meglio", ha affermato Michael Manning, analista della società di ricerca e consulenza Cerulli Associates.