Microsoft ha annunciato oggi che la sua
nuova Xbox Serie X arriverà sul mercato il prossimo 10 novembre ad un prezzo di 499 dollari, con i preordini che inizieranno già dal 22 settembre 2020. L’azienda ha anche dichiarato il lancio di un modello low cost, la Xbox Serie S, che avrà un prezzo di 299 dollari. A Wall Street volano le azioni Microsoft, che al momento della scrittura segnano un rialzo del 4,27% attestandosi a 211,31 dollari.
Microsoft: le caratteristiche delle nuove Xbox
La nuova console al top della gamma della società fondata da
Bill Gates avrà una CPU 8-core custom, 16 GB di RAM, una GPU da 12 teraflops, una SSD da 1 TB e supporterà la risoluzione in 4K sia a 60 che a 120 FPS. Il nuovo modello economico dell’Xbox avrà
caratteristiche inferiori, come il supporto di una risoluzione di 1.440p a 60 FPS e una SSD da 512 GB.
La CPU sarà invece la medesima. I due prodotti potranno essere
acquistati anche a rate tramite il programma Xbox All Access. Il prezzo di questo piano sarà di 34,99 dollari e 24,99 dollari al mese per 2 anni, a seconda che si scelga il modello premium o quello economico. I due abbonamenti prevedranno anche l’Xbox Game Pass Ultimate.
Azioni Microsoft: analisi tecnica e strategie operative
Graficamente le azioni Microsoft si trovano all’interno di una
tendenza che si mantiene saldamente rialzista. Nelle scorse sedute i prezzi sono stati respinti dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 10 febbraio a quelli dell’8 luglio 2020 e dalla divergenza di inversione bearish che si evidenzia sull’RSI settato a 14 periodi.
A conferma della forza dei compratori c’è stata la seduta di oggi, che ha permesso alle quotazioni di rimbalzare a ridosso della trendline ottenuta collegando i minimi del 28 giugno e 23 luglio scorsi. A fornire supporto ai corsi è stata anche l’intorno psicologico dei 200 dollari e il livello orizzontale espresso dai top del 9 giugno 2020.
Sebbene le barre messe a segno nei primi giorni di questo mese possano risultare difficili da riassorbire e avrebbero anche la possibilità di innescare un movimento ribassista più profondo,
si potrebbero ancora valutare strategie long di breve periodo nel caso in cui il mettesse a segno una correzione in area 208 dollari. In tal caso lo stop loss sarebbe localizzato a 197 dollari, mentre l’obiettivo principale a 223 dollari.