Per un’azione quotata a Wall Street essere inserita nel mitico S&P 500 (o, come è stato ribattezzato nelle ultime sedute, S&P 5000) rappresenta un momento decisamente importante: oltre all’indubbio vantaggio della visibilità, c’è quello di un incremento della domanda, sia da parte degli investitori retail che dai gestori dei fondi che replicano le performance del benchmark più importante a livello globale.
Si tratta di fattori che finiscono per influenzare positivamente il prezzo delle azioni e la capitalizzazione di mercato dell'azienda. Inoltre, l'inclusione nello S&P 500 può anche migliorare l'accesso al capitale e ridurre i costi di finanziamento per l'azienda, poiché essere parte di un indice così importante fa aumentare la fiducia degli investitori e dei creditori.
Acquistare un titolo prima che entri nell’indice S&P 500 può garantire ritorni decisamente interessanti. Ci sono due aziende, rilevano gli analisti, che sembrerebbero pronte al grande salto. Vediamo quali sono.
S&P 500: è il turno di Super Micro Computer?
Quotata sul Nasdaq con simbolo SMCI, Super Micro Computer è un'azienda informatica con sede a San Jose con stabilimenti produttivi nella Silicon Valley, nei Paesi Bassi e nel Parco Scientifico e Tecnologico di Taiwan. Fondata nel 1993, Super Micro è uno dei maggiori produttori di server ad alte prestazioni e ad alta efficienza.
Grazie al fatto che i server dell’azienda californiana sono in grado di gestire gli intensi carichi di lavoro di chip e strumenti di intelligenza artificiale, le azioni Super Micro Computer nell'ultimo mese hanno registrato un +115% che ha portato il saldo a un anno ad un +750% (+4.678% in cinque anni) e la capitalizzazione di mercato a 41,17 miliardi di dollari. Nell’anno fiscale 2023 l’azienda ha confermato quanto di buono aveva già fatto vedere negli ultimi anni: l’utile è più che raddoppiato a 640 milioni ed il fatturato è salito del 37% a 7,12 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda i fondamentali, la piattaforma Forecaster.biz attribuisce a Super Micro Computer un punteggio Altman Z-score, un parametro utilizzato per valutare la salute finanziaria di un'azienda (un Z-score maggiore di 2,99 è considerato sinonimo di solidità), di 18,26. Buone nuove arrivano anche dal Piotroski Score, l’indicatore sviluppato da Joseph Piotroski che tramite un punteggio da 0 a 9 valuta la salute finanziaria delle aziende. In questo caso il punteggio è di 8 punti (per maggiori informazioni è possibile consultare l'articolo Battere il mercato con il Piotroski Score).
e.l.f. Beauty scalda i motori in vista dello sbarco sullo S&P 500
e.l.f. Beauty è invece un titolo di quella che definiremmo la “old economy”. Fondata nel 2004 a Oakland, in California, da Joseph Shamah e Scott Vincent Borba, e.l.f. Beauty realizza in maniera etica prodotti per il bagno e la cura della pelle, trucchi a base minerale, strumenti professionali, eyeliner, rossetti, gloss, fard, bronzer, pennelli e mascara. Anche se inferiori a quelle di SMCI, anche nel caso del titolo ELF le performance sono di tutto rispetto con un +10,9% mensile, un +135,5% annuo ed un +1.735% quinquennale. Anche se al momento la market cap, a 9,57 miliardi di dollari, è ancora inferiore ai 12,7 miliardi richiesti per l’inclusione nello S&P 500 (S&P, Updated Market Capitalization Eligibility Criteria), il titolo non dovrebbe metterci molto a chiudere il gap.
Anche in questo caso l’andamento dei fondamentali è particolarmente brillante. Il terzo trimestre si è chiuso con ricavi e utile in crescita annua dell’85% e del 40,8% spingendo la società a migliorare le stime sul 2024. Anche in questo caso i due parametri presi in esame rivelano un quadro decisamente positivo: l’Altman Z-score è pari a 31,85 mentre il Piotroski Score si attesta a 7 punti.
L'aggiunta di due nuove società all'indice S&P 500 è un evento significativo che può avere un forte sui titoli delle società coinvolte. Le due aziende hanno entrambe dimostrato una forte crescita e un potenziale di rendimento elevato e l'aggiunta nell'indice S&P 500 dovrebbe aumentare la visibilità e la liquidità di queste azioni, spingendo, potenzialmente, ulteriormente al rialzo il prezzo dei titoli.