In una giornata ricca di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela. Il focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle Banche centrali e alle rinnovate tensioni geopolitiche. Tra i titoli da monitorare a livello europeo troviamo Volkswagen che, dopo l' IPO di Porsche arrivata nella seduta di ieri, potrebbe portare sul mercato la sua controllata che opera nel settore della batterie.
Volkswagen verso la quotazione PowerCo?
Arno Antlitz, Chief Financial Officer di Volkswagen, ha aperto la porta per una possibile quotazione della sua controllata PowerCo, che si occupa di batterie. Inoltre l'azienda automobilistica tedesca starebbe anche valutando di arrivare, entro i prossimi 1-2 anni, ad alcune partnership strategiche. Di certo la società tedesca non ha fretta, in quanto con la liquidità proveniente dall'IPO di Porsche ha dato la possibilità di poter proseguire autonomamente la strategia di elettrificazione.
Volkswagen ha stanziato 20 miliardi di euro per gli investimenti nel settore delle batterie, con PowerCo che non solo dovrebbe gestire la produzione ma anche la ricerca dall'estrazione al riciclaggio. Oltre a questo, il gruppo ha messo sul tavolo altri 10 miliardi di euro per investimenti nella catena di fornitura, come l'approvvigionamento di materiali catodici. Rimanendo in tema di quotazioni in Borsa, il CFO del gruppo ha smentito la quotazione di Audi, che rappresenta un altro importante marchio premium e fonte di guadagni per la società.
Azioni Volkswagen: analisi tecnica e strategie operative
Quella di ieri è stata una giornata all’insegna delle vendite per il titolo Volkswagen con i prezzi che, chiudendo sotto i supporti posti sui 130 euro, hanno proseguito il trend ribassista innescatosi a metà settembre. Nel breve termine il mancato recupero dei livelli appena segnalati, che rappresentano gli ex minimi della seconda metà di luglio 2022, potrebbero far proseguire il movimento ribassista in atto verso i 125 euro e successivamente i 120 euro.
Nel caso si realizzasse questa view, sarebbe fondamentale la tenuta di questi sostegni, per evitare ulteriori vendite che avrebbero un nuovo target fin verso la soglia dei 100 euro. Al contrario per avere un cambio di rotta l’azione dovrebbe riportarsi oltre i massimi settimanali situati sui 141 euro, sopra i quali si potrebbero avere allunghi in direzione delle prossime resistenze e top degli ultimi due mesi situati in area 153 euro.
L’eventuale breakout di queste aree aprirebbe le porte ad ulteriori allunghi fin verso i massimi di marzo 2022 situati sui 162-162,50 euro. Sarà solo con la rottura di tale intorno che verrebbe messo in un angolo quel trend ribassista partito nel giugno 2021 dai 245 euro.
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