Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che una serie di incentivi fiscali e tariffe riporteranno in vita lo storico colosso dell’acciaio statunitense U.S. Steel, ribadendo la sua opposizione al progetto di acquisto della società da parte di Nippon Steel per 15 miliardi di dollari, un deal annunciato nel dicembre del 2023.
"Sono assolutamente contrario all'acquisto della U.S. Steel, un tempo grande e potente, da parte di una società straniera, in questo caso la giapponese Nippon Steel", ha scritto Trump sulla sua piattaforma di social media Truth Social. Nippon Steel spera di concludere l'affare prima che Trump entri alla Casa Bianca il 20 gennaio, nonostante l'opposizione del presidente uscente Joe Biden e di un potente sindacato statunitense.
La scorsa settimana, il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba ha scritto a Biden, che ha sottoposto l'accordo al Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS), il comitato governativo che esamina gli investimenti esteri per i rischi di sicurezza nazionale, chiedendogli di approvare la transazione.
La scadenza per l'esame del CFIUS è il mese prossimo. Il comitato potrebbe approvare l'accordo, eventualmente con misure per risolvere i problemi di sicurezza nazionale, o raccomandare al presidente di bloccarlo. Il comitato potrebbe anche estendere la revisione. In questo contesto, vediamo ora il quadro grafico e i livelli da monitorare.
Azioni US Steel: analisi tecnica e strategie operative
I prezzi delle azioni US Steel rimangono all’interno della struttura laterale in atto da marzo scorso, che vede come supporto i 35,11 dollari e come resistenza i 42,62 dollari. Dai minimi registrati a inizio settembre in area 27 dollari, i prezzi rimangono all’interno di una tendenza rialzista, che favorirebbe l’implementazione di strategie "long".
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase rialzista fino alla fine della prima decade di gennaio, seguita da una eventuale correzione fino alla fine della seconda decade di gennaio, prima di una nuova potenziale ripartenza fino a metà aprile.
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie in acquisto nel caso di segnali di forza in area 40 dollari. Nel caso di un ritracciamento più profondo, c'è la possibilità di attendere segnali di inversione in prossimità della linea di tendenza ascendente che collega i minimi segnati il 4 settembre e il 15 novembre, ora transitante a 36,70 dollari.
Il primo obiettivo di profitto è situato sulla resistenza a 42,62 dollari, mentre un target più ambizioso in area 48-49 dollari. La violazione del supporto a 35,11 dollari, potrebbe dare vita a un’accelerazione delle vendite con target sui minimi di settembre a 27 dollari.
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