Nonostante il recupero dai minimi intraday, per i mercati europei è un'ultima seduta di settimana all'insegna del nervosismo e della volatilità. Le chiusure sono deboli, in scia ai timori crescenti di una Federal Reserve aggressiva in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il nostro FTSE Mib, dopo aver testato i 26.650 punti, cerca di riportarsi oltre la soglia dei 27.000 punti per inviare un segnale di forza. Tra i titoli che recuperano dai minimi odierni e si portano in direzione dei massimi di giornata troviamo Unipol, grazie anche ai buoni dati societari.
Azioni Unipol: i conti del 2021
Nel 2021, Unipol ha messo a segno un risultato netto consolidato di 796 milioni di euro (414 milioni di euro le attese), rispetto agli 864 milioni di euro del 2020. A spingere i buoni risultati è stata la riduzione dei sinistri grazie ai lockdown.
Nel 2021, anno pur ancora condizionato dalla pandemia, le limitazioni alla circolazione delle persone sono state "meno impattanti mentre è proseguito il calo del premio medio Rc Auto, con conseguente impatto sulla redditività tecnica del business", spiega il gruppo. Sul risultato netto al 31 dicembre 2021 ha inciso positivamente per 144 milioni di euro il consolidamento pro quota del risultato di BPER Banca.
Nel triennio legato al piano industriale appena concluso, il risultato netto consolidato è stato di 2,326 miliardi di euro, superando gli obiettivi del gruppo che erano posti a 2 miliardi di euro. I dividendi sono stati di 617 milioni di euro, che si confrontano con 600 milioni di euro del business plan, mentre il Solvency ratio si è collocato fra il 153% e il 216%, a fronte di una forchetta di 140%-160% della guidance del gruppo. Il CdA proporrà all'assemblea la distribuzione di una cedola pari a 0,30 euro per azione, in crescita del 7,1% rispetto a quello elargito nel 2020.
Azioni Unipol: analisi tecnica e strategie operative
Sulle azioni Unipol si sta sviluppando una fase interessante grazie al recupero iniziato a dicembre da area 4,50 euro. Le quetazioni si stanno infatti spingendo in direzione delle forti resistenze poste sui 5,07-5,08 euro. Dal punto di vista operativo, il superamento di questi livelli rafforzerebbe la struttura di fondo con primi target rialzisti situati sui 5,25-5,30 euro (massimi del 2021) e a seguire 5,50 euro (top del 2020).
Al contrario, segnali di debolezza si materializzerebbero con discese sotto i primi sostegni in area 4,80 euro. I target possibili si troverebbero dapprima sui 4,70 euro, per poi passare ai 4,50 euro. Di fondamentale importanza sarà nel caso la tenuta di questi ultimi supporti, in modo tale da evitare una fase correttiva più profonda.