Giornata senza scossoni quella attuale sui principali mercati azionari europei che, messa da parte l'inflazione dell'area euro risultata in rallentamento rispetto alla rilevazione preliminare, si avviano a terminare le contrattazioni vicini ai livelli della chiusura di ieri. In questo contesto il FTSE Mib si mantiene sopra l'area dei 24.300 punti, oltre i quali potremmo avere ulteriori allunghi verso i 24.500-24.550 punti. Al ribasso da monitorare sempre la soglia dei 24.000 punti
Tra i titoli che a Milano si stanno mettendo in luce troviamo UniCredit, dopo l'articolo del Financial Times che scrive di una possibile fusione tra la sua controllata tedesca e Commerzbank. Andiamo a vedere nello specifico quali potevano essere questi accordi.
UniCredit: fusione Hvb-Commerzbank saltata per la guerra
Secondo il Financial Times a distanza di alcuni anni si erano poste le basi per una fusione tra Hypovereinsbank (Hvb), controllata da UniCredit, e Commerzbank per dare vita in questo modo al secondo maggior gruppo bancario in Germania. Questa operazione che avrebbe permesso all'istituto di Piazza Gae Aulenti di rafforzare la sua presenza nel Paese con oltre mille filiali e 780 miliardi di euro di asset, pare sarebbe saltata con l'inizio del conflitto militare in Ucraina.
È proprio l'esposizione alla Russia da parte dei due istituti ad aver fatto accantonare questa ipotesi di fusione, che sarebbe passata dall'acquisto di una quota rilevante di Commerzbank da parte dell'istituto italiano per poi fonderla con la sua controllata tedesca. La domanda che ora il mercato si sta facendo è capire se, una volta risolti i problemi in Russia, queste trattative potranno riprendere. A vedere gli acquisti odierni sui due titoli parrebbe che gli investitori credano a questa ipotesi, evento questo che andrebbe a rimettere in moto la speculazione di un consolidamento nel settore bancario. Andiamo ora a vedere l'impostazione del titolo Unicredit nel breve e medio periodo.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver testato il 9 maggio 2022 i forti supporti e minimi degli ultimi 15 mesi in area 8 euro, il titolo UniCredit sta proseguendo il suo rimbalzo, con le quotazioni che stanno testando la soglia dei 10 euro. Per dare continuità al movimento in atto, nel breve periodo sarebbe importante assistere alla rottura di questi livelli.
Se ciò dovesse accadere, i corsi potrebbero mirare ad un nuovo target rialzista situato sui 10,40-10,45 euro, i massimi degli ultimi 2 mesi. Nel caso in cui queste resistenze dovessero essere superate l'azione potrebbe continuare la sua ascesa in direzione degli 11 euro. Al contrario segnali di rinnovata debolezza si avrebbero con la rottura dei 9 euro, sotto i quali si aprirebbero le porte per un nuovo test sulla soglia degli 8 euro. Fondamentale a quel punto sarebbe la tenuta di tali minimi, per evitare un ulteriore indebolimento della struttura grafica che avrebbe un prossimo obiettivo sui 7,25-7,30 euro e, successivamente, i 6,85-6,90 euro.
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