Toyota accelera sullo sviluppo dei mezzi di trasporto a idrogeno firmando una partnership con CaetanoBus e Air Liquide con lo scopo di portare avanti progetti di mobilità in diversi Paesi europei. CaetanoBus, che fa parte di Toyota Caetano Portugal e Mitsui & Co, è un produttore di autobus e telai in Portogallo. Air Liquide è un'azienda francese che si occupa della produzione dei gas utilizzati negli impianti industriali, nei laboratori chimici e nei componenti elettronici.
Le aree sulle quali gli sforzi verranno concentrati spaziano dalle infrastrutture legate alla distribuzione e al rifornimento di carburante, alla produzione di idrogeno rinnovabile e a bassa emissione di carbonio, alla distribuzione dell'idrogeno in varie tipologie di veicoli. Toyota ha riferito che inizialmente saranno presi di mira autobus, automobili e veicoli commerciali leggeri, successivamente l'attenzione verrà spostata sugli autocarri pesanti.
Il colosso automobilistico giapponese da tempo sta lavorando sui sistemi di combustibile in cui l'idrogeno interagisce con l'ossigeno per produrre elettricità. Nel 2014 l'azienda ha sviluppato la prima berlina a idrogeno, denominata Mirai. Nel contempo ha prodotto un autobus di nome Sara e alcuni prototipi di autocarri pesanti. Tra l'altro sta anche valutando di utilizzare l'idrogeno nei motori a combustione interna. Le azioni Toyota hanno chiuso la seduta alla Borsa di Tokyo in rialzo dello 0,54%.
Energie pulite: idrogeno in armonia con i piani UE
Tutto questo si sposa con i progetti a livello europeo per favorire il passaggio a forme di energia più pulita. L'azienda infatti ha riferito che dal tubo di scappamento fuoriesce soltanto acqua. Recentemente la Commissione Europea ha avanzato la proposta di annullare le emissioni di carbonio da automobili e furgoni entro il 2035. Tale proposta è stata appoggiata pienamente da alcune grandi aziende come Ford Europe e Volvo Cars, le quali hanno firmato una lettera per sollecitare l'UE e il Parlamento Europeo a dare il via libera.
E' chiaro che ormai da più parti si cerca di accelerare il passaggio alla green energy per sganciarsi dalla dipendenza dei combustibili fossili, che la guerra Russia-Ucraina ha reso ormai insostenibile. Ciò non è scevro da asperità, perché bisogna riuscire a coniugare l'efficienza con la sostenibilità, un connubio che non sempre si è dimostrato perfetto.
Idrogeno: Tesla e Volkswagen contrarie all'utilizzo nelle auto
Sull'idrogeno
non è solo Toyota che ha puntato convintamente, ma altre compagnie automobilistiche come Hyundai e BMW stanno portando avanti iniziative per utilizzare l'elemento chimico nel processo produttivo. Tuttavia,
vi sono voci contrarie autorevoli come quella di Elon Musk ad esempio, che ha definito a luglio del 2020 le celle a combustibile di idrogeno "stupide e senza senso".
Poco tempo più tardi anche Herbert Diess, Amministratore Delegato di Volkswagen, si è espresso con toni decisamente negativi. Il CEO aziendale ha detto nel febbraio 2021 che l'idrogeno verde è un elemento necessario per certi tipi di produzione come l'acciaio, la chimica e l'aeronautica, ma non ha niente a che fare con le auto perché è troppo costoso, inefficiente, lento e difficile da implementare e trasportare.