Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) prevede di investire 100 miliardi di dollari in impianti per la produzione di chip negli USA nei prossimi quattro anni, ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, alla Casa Bianca, sottolineando che l’investimento sarà in Arizona.
Nel dettaglio, l'investimento prevede la costruzione di tre stabilimenti di produzione (fab), due impianti di packaging e un centro di ricerca e sviluppo. L’operazione, ha sottolineato Trump, creerà tra i 20.000 e i 25.000 posti di lavoro.
TSMC è il leader mondiale nella produzione di semiconduttori avanzati utilizzati per l’intelligenza artificiale, e l’investimento aiuterebbe a rafforzare l’impegno dell’amministrazione a rendere gli USA dominanti su questo tema.
Il tycoon ha ripetutamente accusato Taiwan di “rubare” l’industria dei chip degli Stati Uniti e ha minacciato tariffe sui semiconduttori prodotti all’estero, mentre i principali funzionari statunitensi hanno ribadito il loro impegno a potenziare la produzione negli USA.
Il presidente ha espresso una preferenza per l’uso dei dazi per potenziare la produzione di chip negli USA invece che per i sussidi governativi, l’approccio adottato dal Chips Act sotto l’ex presidente Joe Biden. Tale legislazione ha permesso a TSMC di aggiudicarsi 6,6 miliardi di dollari in sovvenzioni per supportare tre impianti a Phoenix. Vediamo ora il quadro grafico su Meta Platforms e come operare.
Azioni TSMC: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni TSMC rimangono all’interno della tendenza ribassista di breve termine dai massimi in area 226 dollari segnati a fine gennaio scorso. Con il ribasso registrato nelle ultime ottave, i prezzi hanno raggiunto l’area di supporto compresa tra i due livelli statici a 178 e 171 dollari, rispettivamente lasciati in eredità dai minimi del 27 novembre e del 2 ottobre 2024.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster – gli archi temporali considerati mostrano una potenziale fase di debolezza fino a metà marzo, seguita da una possibile ripartenza al rialzo che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di aprile, prima di un nuovo storno.


A livello operativo quindi, nel caso di un proseguimento del ribasso, si potrebbero attendere segnali di inversione presso il supporto a 156 dollari, prima di valutare strategie "long". In tal caso, il primo obiettivo di profitto potrebbe essere posto in area 171-178 dollari.
Il superamento di questo ostacolo darebbe ampio spazio di manovra ai compratori, dapprima fino al livello tondo a 200 dollari e successivamente in prossimità della resistenza a 212 dollari.
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