Toyota ha stabilito una partnership con tre altri grandi operatori nel settore automobilistico per sviluppare camion elettrici leggeri che distribuirà in Giappone a partire dal 2023. Lo ha riferito la società in una dichiarazione in cui ha individuato in Isuzu, Hino Motors e Commercial Japan Partnership Technologies Corporation i collaboratori del progetto. Tale dichiarazione è stata confermato anche da Isuzu e Hino nei loro siti Web.
La tecnologia utilizzata sarà quella delle celle a combustibile che funzionano a idrogeno ad alta intensità e che sono in grado di produrre zero emissioni durante le operazioni di guida. Il meccanismo consiste nel mescolare in un serbatoio l'idrogeno con l'ossigeno in modo da produrre elettricità. L'azienda infatti ha asserito che i veicoli non fanno altro che emettere acqua dal tubo di scarico, quindi nulla che ha a che fare con sostanze inquinanti. Toyota ha affermato che l'uso ideale degli automezzi sarebbe nel settore dei supermercati e dei minimarket, dove devono essere fatte più consegne in un giorno e i camion devono percorrere lunghe distanze.
Toyota: un progetto che parte da lontano
L'obiettivo di Toyota dello sviluppo dei mezzi a celle a combustibile ha origini remote. Nel 1992 infatti il colosso giapponese ha cominciato a lavorare nel progetto, ma il primo vero grande passo è stato fatto nel 2014, allorché ha lanciato la Mirai, una berlina a idrogeno. Nello stesso tempo l'azienda si è indirizzata verso veicoli più pesanti, come ad esempio l'autobus chiamato Sora e prototipi di camion.
Toyota comunque sta provando a farsi strada anche nel mercato delle batterie elettriche, nonostante debba affrontare la concorrenza di soggetti che stanno dominando la piazza come Tesla e Volkswagen, le quali competono a loro volta per guadagnare quote di mercato sempre più grandi. Il mese scorso la società nipponica ha avuto a che fare anche con problemi di sicurezza, in quanto oltre 2 mila unità del suo SUV completamente elettrico bZ4X sono state richiamate.
Il 2023 comunque sarà un anno particolarmente sfidante. Due giorni fa propria Toyota, insieme a Suzuki, Daihatsu e CJPT, ha annunciato piani per introdurre mini-veicoli commerciali a batteria, tipo il mini-furgone BEV. Le quattro società svilupperanno il prodotto che "sarà utilizzato in progetti di implementazione sociale nelle Prefetture di Fukushima e Tokyo", è stato comunicato nell'annuncio. I progetti di Toyota non finiscono qui.
In sinergia con Daihatsu, Suzuki, Subaru ed Eneos, il conglomerato con sede nella Prefettura di Aichi, cercherà di migliorare la tecnologia di base della produzione di bioetanolo per salvare il motore a combustione. In sostanza, studierà il modo per migliorare la progettazione e il funzionamento delle strutture in grado di identificare potenziali problemi e semplificare il processo di produzione.