Tesla ha annunciato il richiamo di circa 10.500 unità del suo sistema di backup domestico Powerwall 2, a seguito di un avviso della U.S. Consumer Product Safety Commission (CPSC) pubblicato ieri. Vediamo cosa succede e la possibile strategia sul titolo.
Rischio surriscaldamento: Tesla ritira 10.500 Powerwall 2, cosa sapere
Il richiamo riguarda i modelli che potrebbero presentare problemi di surriscaldamento, con conseguente rischio di fumo o fiamme, e potenzialmente di lesioni gravi o morte per pericolo di incendio o ustioni.
Secondo la comunicazione, il problema è dovuto a un difetto nelle celle della batteria agli ioni di litio, riconducibile a un fornitore terzo non specificato. Tesla ha ricevuto in precedenza 22 segnalazioni da parte dei clienti di Powerwall 2 surriscaldati, tra cui 5 incendi che hanno causato danni materiali minori, ma nessuna segnalazione di lesioni.
I Powerwall 2 sono progettati per immagazzinare energia prodotta da impianti solari domestici, consentendo l’uso dell’elettricità in momenti di blackout o quando i prezzi dell’energia sono più elevati. Il richiamo non riguarda le nuove versioni Powerwall 3, e Tesla ha assicurato che tutte le unità interessate saranno sostituite gratuitamente.
Il richiamo arriva in un momento in cui la divisione energia di Tesla rappresenta una parte significativa della crescita aziendale. Nel terzo trimestre, Tesla Energy ha registrato un incremento del fatturato del 44%, raggiungendo 3,42 miliardi di dollari e contribuendo a circa un quarto dei ricavi totali del gruppo. Vediamo ora la possibile strategia.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative

Con il calo registrato ieri, le azioni Tesla hanno violato al ribasso la parte inferiore del trading range che si è sviluppato da inizio ottobre. Un eventuale proseguimento delle vendite potrebbe portare i prezzi al test del supporto orizzontale a 367 dollari, livello al quale rinnovati segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase rialzista fino ai primi giorni di febbraio, seguita da una possibile fase negativa che potrebbe estendersi fino alla fine della seconda decade di marzo.


Il tool “Projection” della piattaforma Forecaster, con scadenza a un mese, evidenzia negli scenari “best match” e “short” cali compresi tra il 17% e il 22% circa, che porterebbero le quotazioni in area 314-333 dollari, prima di un eventuale rimbalzo. Guarda il video di lancio della funzionalità, PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero valutare strategie long in prossimità del più vicino supporto, in area 367 dollari, in caso di segnali di forza. In tal caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo area 413 dollari e un secondo target in area 440 dollari. Nel caso invece dovesse manifestarsi un ribasso più significativo, si potrebbero cercare segnali di inversione in area 337-333 dollari.
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