Il mese di settembre è stato finora estremamente positivo per le azioni Tesla, che hanno registrato un balzo di circa 30 punti percentuali. Con questa performance, la casa automobilistica di Austin ha recuperato in parte il ritardo rispetto alle Magnifiche Sette. Il titolo è stato a lungo sotto pressione perché gli investitori sono preoccupati dal calo delle vendite dell'azienda, in difficoltà a causa del rallentamento della domanda e dell'ascesa dei competitor cinesi.
Il dominio assoluto di Tesla sui veicoli elettrici non è più tale in un mercato che si sta facendo sempre più affollato e in cui i margini si sono ristretti. Ha pesato anche la nuova legge del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha eliminato gli inventivi fiscali sull'acquisto di auto elettriche, cancellando allo stesso tempo un vantaggio competitivo del più grande produttore del mondo.
Il risveglio delle azioni Tesla ha però come matrice altri aspetti su cui gli investitori stanno concentrando l'attenzione, tra cui il lancio dei robotaxi che dovrebbe avvenire nel 2026. La guida autonoma, integrata con l'intelligenza artificiale, pone Tesla in una posizione di predominanza rispetto alla concorrenza. Tra l'altro, una normativa con l'amministrazione Trump meno opprimente rispetto al passato rappresenta un fattore importante per far decollare la tecnologia.
Tesla: attese per la trimestrale di ottobre
Gli investitori comunque presteranno grande attenzione alla prossima trimestrale di Tesla, la cui pubblicazione è prevista per il 15 ottobre. Gli analisti di Wolfe Research sono ottimisti, prevedendo che le consegne supereranno le aspettative sia in USA che in Cina. La società ritiene che le vendite si attesteranno nel range 465-470 mila veicoli, segnando un incremento del 22% su base trimestrale e dell'1% anno su anno. Il consensus invece si attende 445 mila nuove immatricolazioni. Wolfe si aspetta anche un utile per azione compreso tra 0,55 e 0,60 dollari, ben superiore agli 0,49 dollari stimati in media dagli altri analisti. Inoltre, pronostica margini lordi automobilistici - non considerando i crediti verdi - tra il 16,5% e il 17%.
Dal quarto trimestre non ci saranno più gli incentivi fiscali negli Stati Uniti e quindi Wolfe ha avvertito che i ricavi e gli utili diminuiranno a causa di un calo della domanda dei consumatori americani. "Il quarto trimestre sarà più impegnativo", ha scritto la società di ricerca. Tuttavia, Wolfe ha precisato che entreranno in gioco alcuni "fattori compensativi", quali un trimestre più forte in Cina e in Europa, il lancio di nuovi modelli tra cui la Model Y L, l'aumento delle installazioni degli accumuli di energia, e i progressi nella guida autonoma.
Azioni Tesla: gli analisti alzano gli obiettivi
Questa settimana, Tesla ha ricevuto alcuni upgrade delle sue azioni in Borsa. Uno è stato quello di Piper Sandler, che ha mantenuto il rating "overweight" alzando il target da 400 a 500 dollari, che implica un potenziale incremento delle quotazioni di circa il 13,5% rispetto ai prezzi attuali. La banca di investimento statunitense ha riconosciuto che i produttori automobilistici cinesi verticalmente integrati possano rappresentare una minaccia per Tesla, ma la società guidata da Elon Musk è ancora un punto di riferimento nell'implementazione dell'intelligenza artificiale nel mondo reale.
Un altro attestato di stima per Tesla è arrivato da Mizuho Securities, che ha elevato da 375 a 450 dollari l'obiettivo di prezzo per le azioni, con giudizio "outperform". Pur riducendo leggermente le previsioni sulle consegne per il 2026 da 1,95 a 1,91 milioni, gli analisti della banca giapponese hanno individuato come prossimi catalizzatori la Model 2 più economica e il lancio dei robotaxi. "Vediamo Tesla mantenere una leadership chiave nel mercato statunitense dei veicoli elettrici a batteria nonostante alcune sfide a breve termine", ha scritto in una nota Vijay Rakesh, managing director di Mizuho Securities.