Tesla ha tagliato i prezzi delle sue auto elettriche in Cina più di quanto non abbia fatto BYD. Lo rivela un'analisi realizzata dalla società di ricerca statunitense JL Warren Capital. Da dicembre 2022 a oggi, la valutazione della Model 3 del colosso di Austin si è ridotta del 6%, mentre le quotazioni della Model Y sono diminuite dell'11% nello stesso periodo. A confronto, la berlina di punta Han di BYD ha visto un calo di prezzo solo del 5%. I modelli sono paragonabili perché la Han è venduta in una fascia di prezzo simile a quella delle auto di Tesla, ossia a oltre 28 mila dollari.
Lo studio dimostra come la società guidata da Elon Musk abbia dovuto faticare nel 2023 nel territorio cinese, di fronte a un calo preoccupante della domanda. Tesla ha puntato a rilanciare le consegne piuttosto che a concentrarsi sui margini, i quali si sono notevolmente affievoliti rispetto al 2022. Questo è un aspetto che non è molto piaciuto agli investitori in Borsa, che hanno cominciato a vendere le azioni allorché nell’ultima trimestrale è emerso un calo di redditività.
Tesla: ecco cosa aspettarsi per il 2024
Le azioni Tesla comunque hanno più che raddoppiato il loro valore quest'anno, dopo un drammatico crollo del 2022 che ha comportato un dimezzamento delle quotazioni. A spingere il titolo in Borsa sono stati soprattutto la prospettiva che i tassi di interesse sul mercato sarebbero scesi dopo le strette della Federal Reserve partite da marzo dello scorso anno e il boom dell'intelligenza artificiale che ha esaltato le aziende tecnologiche.
Secondo alcuni analisti, però, le prospettive per il 2024 sono un po' offuscate. Una delle principali preoccupazioni deriva dal fatto che alcuni veicoli elettrici prodotti dall'azienda non riceverebbero più i sussidi governativi negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. Nel momento in cui la domanda potrebbe rallentare, questo aspetto rischia di mettere ulteriore pressione alle entrate di Tesla.
"La perdita di questi incentivi potrebbe aumentare il rischio di ulteriori tagli dei prezzi se Tesla continuerà a spingere per la crescita il prossimo anno", ha scritto in una nota Matt Portillo, analista di Tudor, Pickering, Holt & Co., che prevede consegne per il quarto trimestre 2023 al di sotto delle aspettative. Gli analisti in media stimano 481 mila consegne, mentre Portillo non si aspetta più di 470 mila unità. L'esperto ha una raccomandazione "sell" sul titolo.
Non è molto ottimista nemmeno Tom Narayan, analista di RBC Capital Markets, che pronostica vendite per 476 mila unità nel trimestre di dicembre. Inoltre, stima consegne in declino sia per il 2024 che per il 2025, a causa di alcuni venti contrari come "l'aumento della concorrenza e la perdita di incentivi federali".
La scorsa settimana l'analista di Deutsche Bank Emmanuel Rosner ha lanciato l'allarme per il 2024, affermando che il rischio maggiore per Tesla riguarda la crescita degli utili, che possono deludere le aspettative a causa del rallentamento del tasso di adozione dei veicoli elettrici.
Questo è un problema che il settore ha cominciato a sentire, perdendo slancio rispetto ai momenti di maggiore euforia. "Il prezzo medio dei nuovi veicoli elettrici è sceso di circa il 21% dal 2022, ma i consumatori rimangono timidi quando si tratta di fare il salto, con la maggior parte che cita l'affidabilità della batteria, la mancanza di stazioni di ricarica pubbliche disponibili e il tempo necessario per ricaricare completamente come ostacoli mentali e fisici chiave che non sono in grado di superare", ha scritto martedì l'analista di Cowen Jeffrey Osborne in una nota ai clienti.