Azioni Tesla sempre sugli scudi a Wall Street. Le quotazioni della casa automobilistica guidata dal CEO Elon Musk anche oggi fanno segnare un rialzo superiore ai 7 punti percentuali a 1.295,03 dollari per azione. Con la progressione odierna Tesla consolida un primato assoluto: con 240 miliardi di dollari di capitalizzazione, la società californiana è la casa automobilistica più grande al Mondo.
Con la progressione di Borsa degli ultimi mesi, Tesla è così riuscita a scalzare dalla prima posizione Toyota, secondo produttore auto a livello mondiale per numero di unità prodotte. La casa giapponse solo nel 2019 ha consegnato oltre 10 milioni di autovetture.
Per capire la grandezza della società capitanata da Musk un altro numero: colossi tedeschi come Volkwagen, primo produttore al Mondo per numero di veicoli, e Daimler in Borsa valgono rispettivamente 74 e 40 miliardi. La somma della capitalizzazione delle due società vale meno della metà di Tesla.
E la corsa delle quotazioni potrebbe non essere finita, questo almeno secondo le proiezioni di Daniel Ives di Wedbush. Di recente l'analista ha rivisto al rialzo il target price sul titolo, fissando un prezzo obiettivo di 2.000 dollari ad azione in uno scenario di mercato bullish.
Le azioni Tesla salgono e Musk sbeffeggia i ribassisti
A spingere in alto le azioni Tesla sono diversi temi, da ultimo i dati relativi alle consegne del secondo trimestre del 2020. Gli analisti stimavano 72.000 autovetture consegnate nel periodo aprile-giugno, nella realtà Tesla ha battuto le stime e consegnato 90.650 veicoli. Scomponendo il contributo in base ai modelli, 80.050 sono state le Model 3 e Model Y e 10.600 le Model S e Model X.
Il successo a Wall Street delle azioni Tesla ha galvanizzato Musk. Le azioni della società californiana sono da sempre prese di mira dai ribassisti di Wall Street. Il fatto che il titolo salisse senza che l'azienda facesse utili ha sempre portato l'attenzione degli "short seller" sul titolo. Questi investitori si sono sempre domandati come potesse un'azienda che fatica a consegnare 100.000 macchina valere di più di un colosso come Toyota che ne consegna dieci milioni?
Il ragionamento non fa una piega e se applichiamo i classici modelli dell'analisi fondamentale all'azienda non possiamo che ottenere una quotazione decisamente sopravvalutata.
Proprio per schernire lo stuolo di ribassisti che, sopratutto in queste ore, si stanno leccando le ferite viste le increbili performance di Tesla a Wall Street, Elon Musk ha pensato di produrre (e vendere) degli "shorts", ovvero dei pantaloncini molto corti a marchio Tesla. "Short" in inglese significa "pantaloni corti" ma, come ben sapete, la stessa parola serve ad indicare una posizione scommessa ribassista su un titolo.
Quello che inizialmente sembrava uno scherzo, si è presto trasformato in realtà, tanto che questi "Shorts" sono acquistabili sul sito della Tesla. Inutile pero' correre sul sito dell'azienda per ordinarne un paio...sono andati esauriti in pochi minuti! Puoi vedere i pantaloncini di Tesla QUI.
Tesla: uno sguardo al Covid
Quello automobilistico potrebbe tuttavia non essere l'unico business in cui Tesla sarà protagonista. Dall'account Twitter di Elon Musk veniamo infatti a sapere che Tesla si è impegnata nella costruzione di "microfabbriche di RNA", che dovrebbero servire a lavorare al vaccino del Covid-19.
Un annuncio, quello di Musk, che il mercato ancora non sa come interpreatre. Che sia il primo passo verso un ingresso nel campo delle biotecnologie? L'interesse da parte di Tesla a questo settore non è recentissimo. Risale al 2019 (pre-Covid) un brevetto congiunto tra Tesla e CureVac, proprio per un sistema automatizzato per la produzione di RNA. CureVac è un'azienda tedesca che a metà giugno ha iniziato i test del proprio vaccino su dei candidati volontari, con l'autorizzazione delle autorità tedesche.
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