Tesla ha riportato consegne trimestrali in aumento del 7% su base annua, raggiungendo 497.099 veicoli nel terzo trimestre 2025, poco sopra le stime di mercato. La produzione si è fermata a 447.450 unità, in calo rispetto alle 469.796 dello stesso periodo del 2024.
Nonostante il record di consegne, il titolo ha perso oltre il 3% giovedì, complice l’incertezza sulla domanda futura dopo la scadenza dei crediti d’imposta federali per l’acquisto di veicoli elettrici negli Stati Uniti.
Tesla: tra domanda USA e difficoltà in Europa
La crescita è stata sostenuta soprattutto dagli Stati Uniti, dove i consumatori hanno accelerato gli acquisti prima della fine degli incentivi fiscali. In Europa, invece, Tesla continua a subire un calo delle vendite, frenata dall'attivismo politico di Elon Musk e dalla concorrenza di rivali come Volkswagen e BYD. Su base annua, le consegne da inizio 2025 ammontano a circa 1,2 milioni, in flessione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Tesla ha messo in evidenza anche la crescita della sua divisione energy: nel trimestre ha distribuito 12,5 GWh di sistemi di accumulo, come i Megapack e i nuovi Megablock, in forte aumento rispetto ai 6,9 GWh dello stesso trimestre 2024. I sistemi sono sempre più utilizzati da utility e grandi aziende, e lo stesso Musk, con la sua startup xAI, è tra i principali clienti.
Le tensioni sul piano retributivo da 1.000 miliardi di Musk
Parallelamente ai dati, Tesla deve affrontare la crescente opposizione di alcuni azionisti e funzionari statali al maxi-piano retributivo da 1.000 miliardi di dollari proposto per Elon Musk. Un gruppo guidato da SOC Investment Group e dai tesorieri di Nevada, New Mexico e Connecticut ha chiesto agli investitori di bocciare il pacchetto e la rielezione di alcuni membri del board.
Le critiche puntano al calo delle performance operative e alla scarsa supervisione del management. Tesla ha replicato che il piano lega strettamente i compensi di Musk alla creazione di valore per gli azionisti, sottolineando che “se Elon Musk non ottiene risultati, non riceve nulla”.
Gli investitori guardano ora alla pubblicazione dei conti trimestrali, attesa il 22 ottobre, che dovrà chiarire l’impatto del calo della produzione e la sostenibilità della domanda senza incentivi fiscali. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative

Le azioni Tesla rimangono impostate al rialzo nel breve-medio periodo, in particolare dai minimi segnati a inizio aprile in area 217 dollari. L’attuale struttura grafica favorirebbe l’implementazione di strategie long dai vicini livelli di supporto, in linea con il trend sottostante.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di lateralità-debolezza che potrebbe estendersi fino a metà ottobre, seguita da una possibile fase rialzista che potrebbe durare fino a fine gennaio.


Le indicazioni del tool “Projection” all’interno della piattaforma Forecaster, con scadenza a tre mesi, favoriscono un’operatività long con un iniziale storno stimato entro metà ottobre e un successivo recupero nell’ordine del 17% in area 510 dollari. Guarda il video di lancio della nuova funzionalità: PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, la nuova funzionalità di Forecaster Terminal.

Si potrebbero dunque valutare strategie long in caso di segnali di forza sui sostegni statici a 419 e 367 dollari. In tal caso, il primo obiettivo di profitto dei compratori potrebbe essere posto in area 488 dollari e un secondo target in zona 500-510 dollari.
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