Riflettori accesi questa sera per la trimestrale di Tesla, dopo la chiusura delle negoziazioni a Wall Street. L'attenzione sarà massima perché il produttore di auto elettriche dovrebbe riportare il primo calo dei guadagni trimestrali dopo oltre un anno. A pesare sui risultati della compagnia di Palo Alto saranno soprattutto i blocchi che questa primavera si sono verificati in Cina a causa del dilagare del Covid-19, nonché le continue interruzioni dettate dalla catena di approvvigionamento. Tutto ciò ha frenato la produzione industriale, crollata del 15% rispetto al primo trimestre.
Nei tre mesi terminati a giugno, Tesla ha affermato di aver consegnato 254.695 veicoli, in netto calo rispetto ai 310.048 del trimestre precedente. Vi è da dire però che, considerando solo il mese di giugno quando le misure restrittive in Cina si sono allentate, si è registrato un record di produzione. Ciò ha contribuito a un aumento delle consegne nel trimestre del 27% in confronto allo stesso periodo dello scorso anno.
La crisi di approvvigionamento tra l'altro ha determinato un
aumento dei costi di produzione e quindi fatto crescere il prezzo delle auto vendute. Nel mese di giugno ad esempio la Model Y costava circa 68 mila dollari, ovvero 14 mila dollari in più rispetto allo stesso mese di un anno fa. La riduzione dei prezzi è subordinata all'inflazione, "se questa si calma si possono abbassare i prezzi delle auto" ha riferito l'Amministratore Delegato
Elon Musk la scorsa settimana su Twitter.
Un altro fatto che avrà un impatto sui risultati sarà probabilmente la
svalutazione in bilancio della partecipazione in Bitcoin che, sulla base delle stime di Credit Suisse, dovrebbe ammontare a 475 milioni di dollari. Quando Tesla ha acquistato la criptovaluta all'inizio del 2021
investendo 1,5 miliardi di dollari, Bitcoin quotava sopra 28.000 dollari. La metodologia contabile adottata rileva l'asset al prezzo di mercato più basso da quando è stato acquisito, ossia a 17.700 dollari di metà giugno. Di conseguenza, la perdita sarà notevole.
Infine vi è l'argomento caldo che riguarda i licenziamenti. Nelle ultime settimane, l'azienda californiana ha tagliato il personale in alcune aree. Ciò ha comportato diversi pagamenti di liquidazione che, secondo le stime di New Street Research, potranno impattare sui guadagni del secondo trimestre per circa 100 milioni di dollari.
Trimestrale Tesla: le attese del mercato
Facendo riferimento ai dati economici, gli analisti hanno stimato vendite per 16,5 miliardi di dollari nel secondo quarto dell'anno, in riduzione rispetto ai 18,8 miliardi del primo trimestre, ma in crescita se paragonate ai 12 miliardi del 2021 nello stesso periodo. Gli utili netti sono attesi a 1,9 miliardi di dollari, al di sotto della cifra record di 3,3 miliardi di dollari dei primi tre mesi dell'anno, ma sopra gli 1,1 miliardi di dollari di un anno fa.
Sarà molto importante avere indicazioni su quelli che potrebbe essere gli obiettivi per il resto dell'anno. Musk ad aprile aveva indicato una produzione di 1,5 milioni di veicoli per il 2022, facendo segnare un aumento del 60% rispetto allo scorso anno. Tuttavia, gli analisti di Wall Street ritengono che Tesla farà fatica a produrre persino 1,4 miliardi di auto.