Il 2023 sembra un anno decisamente positivo per Tesla, che dal 31 dicembre 2021 ha messo a segno una performance del 125,6%. Diversi i motivi che hanno spinto il rialzo, come ad esempio la sempre più ampia adozione dei suoi standard di ricarica da parte delle aziende del comparto automotive. Per la società guidata da Elon Musk la settimana prossima sarà molto importante, in quanto il 19 luglio dopo la chiusura di Wall Street si conosceranno i dati del 2° trimestre 2023.
Tesla: i numeri sulle vendite di auto battono le attese, cosa attendersi nel 2° trimestre?
A inizio mese l’azienda ha comunicato i dati su vendite e produzione. Nel periodo aprile-giugno sono stati prodotti 479.000 veicoli, mentre 466.140 sono stati venduti. Questi risultati hanno superato le stime degli analisti censiti da Bloomberg, che si attestavano rispettivamente a 456.616 e 425.595 unità. Su base annuale, si tratta di un incremento dell’87,36% e dell’83,02%. Gli esperti si attendono ricavi a 24,302 miliardi di dollari ed utili per azione a 0,81 dollari, che si confrontano con i 16,934 miliardi di dollari e gli 0,76 dollari del 2° trimestre 2022.
Guardando al più lungo periodo, nello specifico tra il 2023-2025, le stime sul fatturato vedono un aumento da 100,091 miliardi di dollari a 155,768 miliardi. Gli EPS dovrebbero invece passare da 3,46 a 6 dollari. In deciso aumento sono viste anche le vendite di veicoli, che nel periodo potrebbero salire da 1.847.020 unità a 2.804.822. Dei 49 esperti nella piattaforma che seguono il titolo, 20 forniscono un giudizio buy, 20 hold e 9 sell. Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è a 229,12 dollari, il 17,6% in meno rispetto alle quotazioni attuali.
Azioni Tesla: analisi tecnica e livelli da monitorare
Le quotazioni di Tesla sono riuscite a fornire un’indicazione positiva di breve periodo rompendo la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 5 e 7 luglio 2023. Il movimento in atto potrebbe riportare i corsi dapprima al test dei 290 dollari. Quest’area potrebbe respingere l’avanzata dei compratori, in quanto vi transita la trendline di lungo che unisce i massimi di novembre 2021 e gennaio 2022. Nell’eventualità in cui partisse una correzione si potrebbe assistere ad una flessione sui 264,45 dollari, dove verrebbe definitivamente chiuso il gap up aperto dal 3 luglio 2023.
Un successivo obiettivo potrebbe identificarsi nei pressi dei 240 dollari. Al contrario, se l’ostacolo dinamico menzionato prima fosse oltrepassato i compratori avrebbero la possibilità di spingere il titolo sui 312 dollari, resistenza lasciata in eredità dai top del 29 luglio 2022.