Non si arresta il momento positivo sulle principali piazze azionarie del Vecchio Continente che, sulle attese di una FED sempre più vicina al pivot sui tassi di interesse in scia a quell'inflazione scesa nel mese di giugno sui minimi degli ultimi 28 mesi, chiudono la quarta seduta dell'ottava in generale rialzo. In questo contesto il Ftse Mib termina in territorio positivo la quinta seduta consecutiva, con i prezzi che si avvicinano alla soglia dei 29.000 punti.
Dal punto di vista operativo è possibile che su queste aree resistenziali si possa assistere ad una fase di consolidamento, utile a scaricare alcuni indicatori che nel breve periodo sono arrivati in aree di forte eccesso. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con una discesa dei corsi sotto i 27.500 punti e primi obiettivi la soglia dei 27.000 punti. Tra i titoli che a Milano hanno registrato una decisa performance positiva troviamo Enel, che oggi ha comunicato la cessione di alcuni asset non-core.
Enel: vendita asset in Cile e Australia
Nell'ambito della strategia di riduzione del proprio debito, Enel ha ripreso la vendita di alcuni suoi asset non-core, come del resto era stato era stato dichiarato in occasione del nuovo Piano strategico. Nello specifico, l'utility guidata da Flavio Cattaneo ha deciso di cedere a Sonnedix il proprio portafoglio di generazione fotovoltaica in Cile. Le attività che si trovano nelle regione settentrionale del Paese, hanno una capacità installata di quasi 416 MW. Enel prevede che questa operazione possa generare un impatto positivo sul debito netto di quasi 500 milioni di euro e un beneficio sull'utile netto del gruppo di circa 20 milioni.
A distanza di poche ore, tramite la sua controllata Enel Green Power, la società italiana ha firmato un accordo con Inpex Corporation per le vendita del 50% di Enel Green Power Australia. Il corrispettivo dell'operazione dovrebbe essere vicino ai 400 milioni di euro, di cui 140 milioni a debito. Al perfezionamento dell'operazione la società verrà gestita congiuntamente da Enel Green Power e Inpex Corporation. Tutto ciò dovrebbe generare un impatto positivo di quasi 87 milioni di euro sull'Ebitda ordinario e reported del Gruppo nell'anno in corso, oltre ad un effetto di 145 milioni di euro sul debito netto. Andiamo ora a vedere la risposta del titolo dopo queste notizie.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Gli acquisti che hanno contrassegnato nella giornata odierna il titolo Enel, hanno avvicinato sensibilmente le quotazioni ai massimi del 2023 situati in area 6,35 euro. Nel breve termine il superamento di queste aree resistenziali, dove troviamo anche l'indicatore daily del Supertrend, andrebbe a rafforzare quel trend rialzista partito nell'ottobre delle scorso anno, quando l'azione valeva 4 euro, in direzione dei 6,5 euro e successivamente verso i 6,65 euro. Nel caso in cui quest'ultimi livelli, che rappresentano i massimi di marzo 2022, dovessero essere lasciati alle spalle si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi fin verso i 7 euro. Eventuali prese di beneficio che riportassero i corsi verso la soglia dei 6 euro, verrebbero invece lette come delle eventuali occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei 6 euro potrebbe aprire le porte a prese di beneficio più profonde, che avrebbero come primo obiettivo i 5,85-5,80 euro e a seguire i minimi dello scorso mese di aprile situati sui 5,73 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di quest'ultimi sostegni, andrebbe da una parte ad indebolire il quadro grafico e dall'altro farebbe proseguire le vendite prima verso i 5,45 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire in direzione del bottom di marzo 2023 situato in area 5,20 euro.
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