I buoni conti trimestrali arrivati nelle ultime ore da alcune big tech americane, anche se le indicazioni sul 2025 fornite da Apple e Amazon non sono proprie ottimistiche per colpa dei dazi, dovrebbero sostenere in apertura di giornata i listini europei attesi in territorio positivo.
Con il focus odierno rivolto ai dati del mercato del lavoro americano il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi nuovamente alla soglia dei 38 mila punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree, favorirebbe ulteriori apprezzamenti verso i 38.200-38.300 punti e a seguire i 38.500 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno dei prezzi sotto i primi forti sostegni situati 36 mila punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Tenaris, con il gruppo che nella serata di mercoledì scorso ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a scoprirli.
Tenaris: ricavi in calo del 15% nel primo trimestre
Nella serata di mercoledì scorso Tenaris ha comunicato i conti dei primi tre mesi del 2025, che sono stati contrassegnati da una contrazione sia del fatturato che delle redditività. Da segnalare le buone performance sia dei volumi registrati in Canada che delle vendite onshore in Usa, mentre scendono le vendite di prodotti premium in Messico, Turchia e Arabia Saudita.
Nel dettaglio, nel corso del trimestre i ricavi sono scesi dei 15% 2,92 miliardi di dollari, rispetto a un consenso posto tra 2,89-2,92 miliardi di dollari, con una marginalità che è passata dal 28,7% al 23,8%. In discesa del 32% anche il risultato operativo attestatosi a 549,91 milioni di dollari, rispetto ad attese poste a 465 milioni di dollari.
Per quanto riguarda l'utile netto è stato pari a 506,93 milioni di dollari, risultato che si confronta con i 736,98 milioni di dollari che si erano registrati nello stesso periodo del 2024. In discesa del 29% a 696 milioni di dollari l'Ebitda, che ha battuto le attese situate a 669 milioni di dollari.
Alla fine del primo trimestre la posizione finanziaria netta era positiva per 4,01 miliardi di dollari, rispetto ai 3,61 miliardi di inizio anno. Le attività operative della società hanno generato cassa per 821 milioni di dollari, mentre gli investimenti totali sono stati pari a 173,84 milioni di dollari.
Nel corso della presentazione dei dati il management di Tenaris ha fornito alcune indicazioni riguardanti il secondo trimestre del 2025. Nello specifico le vendite dovrebbero registrate un leggero aumento, beneficiando di una ripresa dei prezzi medi di vendita, mentre i volumi resteranno vicini ai livelli dei primi tre mesi dell’anno. Per quanto riguarda invece la marginalità, questa dovrebbe confermarsi sugli stessi valori del 1° trimestre.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Tenaris nel breve e medio periodo. Il rimbalzo delle passate settimane non ha migliorato e rafforzato il quadro grafico di medio periodo per il titolo Tenaris, che ha chiuso la seduta di mercoledì scorso in area 14,70 euro. Nel breve periodo per dare seguito al rimbalzo i corsi dovrebbero spingersi oltre le prime resistenze situate sulla soglia dei 15 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree dovrebbe far proseguire il recupero, in direzione dei 15,60 euro e successivamente la soglia dei 16 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe quel rafforzamento di cui parlavamo in precedenza, con prossimi obiettivi fin verso i 17 euro, con target medi sui 16,40 euro.
Al contrario fin quando i corsi rimarranno sotto i 15 euro, tutti i rimbalzi potrebbero rappresentare delle occasioni per aprire posizioni ribassiste. In questo caso dovremmo avere un primo target sui 14 euro e a seguire i minimi del 2025 in area 13,65-13,60 euro. L'eventuale violazione di questi supporti andrebbe a indebolire ulteriormente il quadro grafico di medio termine, aprendo la strada a ulteriori correzioni verso i 13,4 euro e a seguire la soglia dei 13 euro.
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