I buoni dati arrivati nella serata di ieri da Meta e una Fed che dopo alzato i tassi di uno 0,25% si dimostra meno aggressiva delle attese, impattano sui futures europei anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti. In questo contesto il FTSE Mib guarderà ora alle decisioni che nel pomeriggio arriveranno dalla BCE e dovrebbe inaugurare le contrattazioni oltre i 26.800 punti, avvicinandosi in questo modo ai prossimi obiettivi situati sulla soglia dei 27.000 punti.
Eventuali fasi correttive in direzione dei 25.600 punti verrebbero lette come delle normali prese di beneficio. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo TIM dopo la decisione a sorpresa di KKR, che nella notte ha presentato un'offerta sulla Rete. Andiamo a leggerla nel dettaglio.
TIM: KKR, pronta l'offerta su Netco
Continuano i colpi di scena nella vicenda legata alla Rete di Telecom. Se infatti solo qualche giorno fa CDP sembrava pronta ad un'offerta, affiancata da Macquerie e KKR, nella ultime ore quest'ultimo si è smarcato e ha presentato un'offeta per Netco, la società che incorpora tutti gli asset infrastrutturali di Tim. Nello specifico la proposta, che non è vincolante, includerebbe gli asset e le attività di FiberCop e la cifra offerta potrebbe aggirarsi tra i 18 e i 19 miliardi di euro. Nelle prossime ore TIM dovrebbe riunire il CdA per valutare la proposta presentata dal fondo di private equity statunitense.
Tra le motivazioni che avrebbero spinto KKR a sparigliare le carte vi sarebbero i timori che un’eventuale offerta in tandem con Cassa Depositi e Prestiti possa essere bloccata per motivi Antitrust, essendo il braccio finanziario del MEF anche azionista di maggioranza con il 60% di Open Fiber, altra società dedicata alla fibra ottica. Ricordiamo che il fondo è già presente in diversi investimenti nel settore delle infrastrutture e tra queste troviamo proprio Fibercop, dove con il suo 37,5% affianca come azionista di minoranza proprio Telecom Italia.
A distanza di 15 mesi, quando era stata presentata una manifestazione indicativa non vincolante che valutava tutta il gruppo guidato da Pietro Labriola 0,505 euro per azione, il fondo cerca di ottenere un risultato diverso. Il nuovo tentativo potrebbe trovare ostacoli con la golden power. Il Governo Meloni in più di un'occasione ha ribadito di voler riacquistare il controllo della rete. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce lo studio del grafico sull'azione.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Dopo essersi spinto ad inizio ottava oltre gli 0,26 euro, le ultime due sedute sono state vissute all'insegna del consolidamento per il titolo Tim. Nel breve una conferma sopra questi livelli dovrebbe far proseguire il trend rialzista innescatosi a dicembre 2022 dalla soglia degli 0,20 euro, in direzione delle prossime resistenze situate nei pressi degli 0,27 euro. Oltre questi livelli si avrebbe una prosecuzione degli acquisti che potrebbe spingere i corsi verso i massimi di giugno 2022 situati sugli 0,30 euro. In questo contesto tutte le fasi correttive che riportassero i prezzi in direzione degli 0,25 euro, sarebbero lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa sotto i primi supporti situati in area 0,25 euro, potrebbe aprire la porta a prese di beneficio verso gli 0,24 euro, dove transita l'indicatore daily del Supertrend, e successivamente in direzione degli 0,2250 euro, dove troveremo la trendline rialzista che parte dai minimi di ottobre 2022. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere rotti, si avrebbe una prosecuzione delle vendite fin verso i minimi di dicembre dello scorso anno posti sulla soglia degli 0,2 euro.
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