Con il focus che rimane sempre rivolto al conflitto militare in Ucraina ed in una seduta scarna di dati macro, i futures del Vecchio Continente anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui principali mercati azionari dell'area euro.
In questo contesto il nostro FTSE Mib dovrebbe aprire nei pressi dei 24.600 punti con prossimi target rialzisti posizionati in area 24.700-24.750 punti e a seguire la soglia dei 25.000 punti. Al ribasso segnali di debolezza si avrebbero solo con discese sotto i 24.000 punti. Tra i titoli che a Milano potrebbero registrare volumi importanti troviamo Telecom Italia, dopo che un altro fondo mostra interesse sulla società telefonica. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Telecom Italia: CVC interessato al ramo imprese
Dopo l'interesse mostrato da KKR, sulla scena di Telecom Italia si fa avanti il fondo inglese CVC, che sarebbe interessato ad alcuni asset basandosi sul piano che l'Amministratore Delegato, Pietro Labriola, aveva presentato ad inizio mese. Questo prevedeva la divisione della società in più asset: da una parte la rete e Sparkle (la NetCo) e dall'altra i sercizi (ServerCo) con quest'ultimi che possono essere separati in servizi alle imprese e servizi al dettaglio.
Nello specifico il fondo, che chiede dieci settimane di esclusiva per decidere se fare un'offerta vincolante, avrebbe nel mirino proprio i servizi alle imprese (EnterpriseCo) che secondo il piano includerebbe le attività di Olivetti (internet of things), Noovle (cloud) e Tesly (cybersecuruity).
CVC sarebbe interessata ad acquisire il 49%, mantenendo inoltre le oltre 6.500 persone impiegate nelle divisioni e lasciare il 51% a TIM per fare in modo che possa proseguire a consolidare queste attività. Per quanto riguarda il trattamento dei dati sensibili, questi verrebbero separati in aree chiuse all'interno di server a cui possono accedere solo le istituzioni e gli enti pubblici autorizzati. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce il grafico del titolo.
Azioni Telecom Italia: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero a cui abbiamo assistito durante la scorsa ottava sul titolo Telecom Italia si è fermato a contatto con le forti resistenze poste nei pressi degli 0,35 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo con la rottura di questi livelli che si avrebbe una continuazione del recupero, che da una parte andrebbe a migliorare la struttura grafica e dall'altra aprirebbe le porte per ulteriori allunghi in direzione deigli 0,38 euro e a seguire verso la soglia degli 0,4 euro.
Al contrario, il mancato breakout degli 0,35 euro potrebbe innescare una fase correttiva che avrebbe un primo target sugli 0,315 euro e a seguire 0,3 euro. L'eventuale discesa sotto questi livelli tornerebbe ad indebolire l'impostazione tecnica, aprendo le porte per un ritorno sui minimi di periodo posti nei pressi degli 0,25 euro.