Gli acquisti che hanno contrassegnato Wall Street nella serata di ieri impattano sui futures europei che anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti. Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle principali Banche centrali in tema di tassi di interese, il FTSE Mib dovrebbe aprire a contatto con i 27.500 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di tali livelli dovrebbe far proseguire il recupero verso i 27.700-27.750 punti e a seguire i massimi degli ultimi 17 mesi situati sulla soglia dei 28.000 punti.
Al contrario nuovi segnali di debolezza li avremmo con una discesa dei corsi sotto i 27.000 punti e primi obiettivi ribassisti situati in area 26.750-26.700 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo Stellantis, che nel pomeriggio di ieri ha lanciato un nuovo servizio legato alla ricarica dei veicoli elettrici. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Stellantis lancia Free2move Charge
Stellantis ha comunicato il lancio di Free2move Charge, un ecosistema a 360° per la gestione della ricarica e dell’energia che andrà incontro a tutte le necessità dei clienti di veicoli elettrici, dovunque e in qualsiasi momento. Gestito dalla nuova Stellantis Charging & Energy Business Unit, Free2move Charge verrà lanciato in 15 Paesi tra Nord America e Vecchio Continente, Italia compresa e fornirà ai clienti l'accesso a oltre 500.000 punti di ricarica in Europa "tramite partner" entro la fine dell'anno in corso.
Il servizio sarà fondato su tre pilastri: da una parte ci sarà Free2move Charge Home che offrirà ai clienti privati il supporto per installazione, finanziamento e garanzia dei sistemi di ricarica domestici, oltre ad altri hardware e servizi legati all’energia. Poi ci sarà Free2move Charge Business che si propone come piattaforma one-stopshop grazie a un’offerta completa di servizi di ricarica ed energetici.
Le opzioni includono un supporto introduttivo, la stima dei costi di gestione iniziali e futuri, il corretto dimensionamento dell’infrastruttura di ricarica, installazione, manutenzione e l'accesso ai vari punti di rifornimento pubblici mentre si è in viaggio. Infine troviamo Free2move Charge GO che garantirà sempre e dovunque accesso alla più ampia rete esistente di punti pubblici di ricarica grazie a diversi partner presenti in Nord America ed Europa che verranno annunciati nelle prossime settimane.
In definitiva l'obiettivo dell'azienda è rendere Free2move Charge uno strumento chiave ed indispensabile per raggiungere gli obiettivi del piano strategico Dare Forward 2030, incluso il raggiungimento del 100% del mix di vendite di veicoli a batteria elettrica in Europa ed il 50% di autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti entro il 2030. Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime sedute.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Stellantis, che ha chiuso le contrattazioni in area 15,31 euro. Il movimento di ieri da seguito a quello innescatosi ad inizio settimana che, grazie alla tenuta dei 15-14,90 euro dove transita l'indicatore daily del Supertrend, potrebbe ora proseguire in direzione dei 15,50 euro e successivamente verso i massimi di giugno posti sui 15,90 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere superate, si avrebbe un miglioramento del quadro grafico che andrebbe a riattivare il trend primario al rialzo con prossimi obiettivi i 16,25-16,30 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ribassista partita dai massimi del 2023.
Al contrario una discesa dei corsi sotto i 14,90 euro spingerebbe velocemente l'azione in direzione dei 14,75 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, per poi passare ai 14,40-14,45 euro su cui transita la linea di tendenza ascendente che parte dai minimi di luglio. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere rotti si avrebbe un'inversione di tendenza che aprirebbe le porte ad ulteriori ribassi in direzione dei 13,85-13,80 euro e successivamente dei 13 euro minimi di dicembre. Fondamentale a quel punto sarà non perdere questi ultimi sostegni per evitare ulteriori ribassi che potrebbero spingersi fin verso i minimi dello scorso ottobre in zona 12 euro.
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