Con i mercati concentrati sull’andamento dell’inflazione e sulle tensioni legate ai dazi commerciali, un segnale inatteso ha sorpreso gli operatori: le stime sugli utili per le società dell’S&P 500 nel terzo trimestre 2025 sono state alzate.
Secondo i dati elaborati da John Butters di FactSet, il "bottom-up EPS estimate" - la mediana delle stime di utili per tutte le società dell’indice - è salito dello 0,1%, passando da 67,32 a 67,41 dollari tra il 30 giugno e il 30 settembre.
Si tratta di un evento raro: negli ultimi vent’anni, in media, le proiezioni trimestrali sono calate del 4,3% durante il trimestre, mentre nel quinquennio più recente la flessione media è stata dell’1,4%. L’ultimo incremento complessivo risale al quarto trimestre 2021, quando le stime salirono dello 0,3%.
Stime S&P 500: la spinta dei settori energy e tech
A guidare questa inversione di trend sono stati sei settori su undici, con il comparto energetico in testa (+4,2%), seguito dall'Information Technology (+3,6%). L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla sanità, il settore più penalizzato nel trimestre, con una revisione al ribasso del 7,3%.
Il rally delle previsioni non si è fermato al Q3. Nell’arco dello stesso periodo, gli analisti hanno ritoccato al rialzo anche le stime sugli utili dell’intero anno 2025 (+1,3%, da 264,15 a 267,65 dollari) e del 2026 (+1,2%, da 300,14 a 303,76 dollari). Per il 2025, i comparti più brillanti sono stati le comunicazioni (+3,7%), i beni voluttuari (+2,9%) e i finanziari (+2,6%), mentre la sanità ha nuovamente registrato un calo (-2,1%).
Fiducia o resilienza?
Il segnale inviato dalle revisioni al rialzo delle stime sullo S&P 500 è duplice: da un lato, riflette la resilienza di molte aziende di fronte a un contesto macro incerto; dall’altro, implica una crescente fiducia degli analisti sulle prospettive reddituali a medio termine, malgrado la pressione di costi e tariffe.
Come ricorda Butters, "questo tipo di incremento durante un trimestre è un’eccezione, non la regola". Per investitori e trader, la novità apre scenari inediti, dove la narrativa dominante del rallentamento si scontra con numeri positivi che invitano alla cautela, ma anche all’ottimismo selettivo.