Con il focus rivolto sia all'incertezza politica presente nel nostro Paese che alle decisioni in tema di tassi di interesse che arriveranno mercoledi serà da parte della Federal Reserve, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza sui listini europei. In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe inaugurare la seduta vicino all'area dei 21.100 punti, avvicinandosi in questo modo ai primi supporti situati sulla soglia dei 21.000 punti.
Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi livelli per evitare una ripresa del trend discendente. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo Sogefi, che nel pomeriggio di venerdi ha comunicato i dati del primo trimestre 2022. Andiamo a vederli nello specifico.
Sogefi: ricavi primo semestre a 760 milioni di euro
Sogefi chiude il primo semestre con numeri positivi, nonostante le continue difficoltà legate non solo all'approviggionamento di componenti e materie prime ma anche alla crescita dei loro prezzi. In un periodo in cui la produzione globale di automobili scende dell'1,8%, il fatturato passa dai 666 milioni di euro del primo semestre 2021 agli attuali 760 milioni di euro, mentre l'EBITDA si ferma a 99,8 milioni di euro. Per quanto riguarda l'EBIT questa risulta in calo del 18% a 40,4 milioni di euro.
L'utile netto dei primi 6 mesi si ferma a 20,8 milioni di euro, leggermente sotto i 21,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2021. Il free cash flow risulta positivo per oltre 41 milioni di euro, mentre il debito scende da 261,4 milioni di euro agli attuali 216,4 milioni di euro. Per quanto riguarda le attese sulla rimanente parte dell'anno, la società conta di chiudere il 2022 con un risultato operativo in linea con quello del 2021.
Azioni Sogefi: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere cosa ci suggerisce lo studio del grafico nel breve e medio periodo. È un trend di fondo chiaramente ribassista quello presente sul titolo Sogefi, con le quotazioni che sono passate dagli 1,6 euro, toccati nel giugno del 2021, ai minimi di periodo posti nei pressi degli 0,75 euro. Il rimbalzo a cui abbiamo assistito nell'ultima giornata della scorsa ottava ha avvicinato i prezzi vicini alle prime resistenze di breve situate in area 0,85 euro.
Nel breve termine, sarà fondamentale il breakout di questi livelli sopra i quali si potrebbe avere una prosecuzione del recupero verso gli 0,88 euro e successivamente 0,9 euro. Solo dinanzi all'eventuale rottura di questi ultimi livelli si potrebbero avere ulteriori allunghi verso la soglia dell'euro.
Al contrario, il mancato superamento degli 0,85 euro dovrebbe tornare ad indebolire il titolo, aprendo di conseguenza le porte per un ritorno sui minimi di periodo in area 0,75 euro. L'eventuale rottura di questi ultimi livelli aumenterebbe le chance di ulteriori vendite con target i minimi del marzo 2020 situati in area 0,64 euro.
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