Dopo gli acquisti della passata settimana e in attesa della riunione della FED, che mercoledì dovrebbe tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, i mercati azionari europei aprono la nuova settimana all'insegna degli acquisti. Il taglio del rating francese da parte di Fitch annunciato venerdì sera non impatta dunque sull'umore degli investitori.
In questo contesto il FTSE Mib cerca di confermarsi oltre i 42.500 punti, sopra i quali dovrebbe proseguire il trend ascendente prima verso i 42.750-42.800 punti e successivamente la soglia dei 43 mila punti. Al contrario un ritorno dei corsi sotto i 42 mila punti aprirebbe la strada a una nuova fase correttiva, il cui primo target sarebbe situato sui 41.550-41.500 punti.
Tra i titoli da monitorare in queste ore a Piazza Affari troviamo Snam, con il gruppo italiano che starebbe pensando si rinviare l'acquisto di una quota di Open Gride Europe. Andiamo a scoprire le motivazioni.
Snam: rinviato l'acquisto di Open Gride Europe?
Doccia fredda per quanto riguarda l'acquisizione da parte di Snam di una quota di Open Gride Europe, il più grande operatore indipendente di trasporto di gas in Germania. L'accordo che era stato firmato lo scorso 7 aprile dall'ex AD, Stefano Venier, e che doveva essere chiuso entro il mese in corso, sarebbe ora oggetto di un'approfondita revisione da parte del nuovo numero uno del gruppo, Agostino Scornajenchi, che potrebbe non valutare più strategia l'acquisizione.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa peserebbero sulla decisione anche i dubbi e le preoccupazioni da parte di Berlino, per quanto riguarda la quota da parte della cinese State Gride in CDP Reti, che ha in mano oltre il 30% della stessa Snam.
Inoltre lo stesso governo tedesco, che considera i 12 mila km di rete di Open Gride Europe un asset cruciale per la sicurezza energetica del Paese per il suo percorso di transizione verso rinnovabili e idrogeno, avrebbe chiesto a Snam numerosi integrazioni alla documentazione già fornita nei mesi passati, allungando in questo modo i tempi.
Ricordiamo che Snam nello scorso mese di aprile aveva firmato un accordo per l’acquisizione del 24,99% del capitale di Vier Gas Holding, società che controlla integralmente Open Grid Europe. Grazie a questa acquisizione, il cui valore è vicino ai 920 milioni di euro, il gruppo italiano sarebbe la prima società italiana a fare un ingresso di queste dimensioni nel settore delle infrastrutture energetiche tedesche. L'acquisizione permetterebbe a Snam di rafforzare la sua posizione di leadership in Europa nel settore dell’energia, con oltre 40.000 chilometri di gasdotti gestiti.
Gli asset di Open Gride Europe non solo servono il principale mercato europeo del gas, ma sono fondamentali nella costruzione della German Hydrogen Core Grid, che rappresenta la prima rete regolamentata per l’idrogeno approvata dalla Bundesnetzagentur.
Inoltre la presenza del gruppo italiano in questa infrastruttura sarebbe strategica, in quanto potrebbe aprire nuove prospettive nella transizione energetica, con connessioni a progetti come SoutH2Corridor, H2Med e SEEHyC, il cui obiettivo è quello di collegare il Sud Europa con le reti del Centro e Nord Europa.
Azioni Snam: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Snam nel breve e medio periodo. Nonostante il recupero delle ultime due giornate è stata una settimana all'insegna della debolezza quella passata per il titolo Snam, che ha chiuso le contrattazioni in area 5,14 euro. Se l'impostazione di fondo rimane confermata al rialzo, nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta dei primi supporti posti sui 5,09-5,08 euro.
L'eventuale perdita di questi livelli dovrebbe far proseguire la fase correttiva partita dai top di periodo registrati nell'ultima parte dello scorso mese di agosto.
In questo caso il prossimo obiettivo sarebbe situato sui 5 euro e successivamente i minimi degli ultimi 4 mesi in area 4,95 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali sostegni, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico di medio termine con possibili discese fin verso i 4,85-4,80 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo.
Al contrario la conferma delle azioni sopra i 5,09 euro, dovrebbe far riattivare il trend primario ascendente in direzione dei 5,25 euro e successivamente i top i periodo posti sui 5,30-5,33 euro.
Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del trend ascendente, con prossimi obiettivi i 5,40 euro e a seguire i 5,5 euro.
Il superamento di queste aree aumenterebbe le chance per il titolo di andare a mettere sotto pressione i top assoluti situati sui 5,6 euro. Oltre questi ultimi livelli dovremmo aspettarci ulteriori apprezzamenti fin verso i 5,80 euro, con target intermedi sui 5,70 euro.
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