Silvergate Capital diventerà una banca di criptovalute attraverso lo sviluppo di una piattaforma di pagamento. Questa si chiamerà Silvergate Exchange Network e avrà l'obiettivo di fare da intermediario per la conversione in tempo reale dei contanti in criptovalute e viceversa.
La piattaforma di pagamento classica di Silvergate ha più che raddoppiato la clientela da quando è nata nel 2018 a circa 1.400 unità, compresi exchange, family office e società crittografiche, con un volume che ha raggiunto nel 2021 circa 790 miliardi di dollari. Inoltre, ha quasi decuplicato i depositi in valuta digitale nello stesso periodo di tempo, passando da 1,5 a 14 miliardi di dollari.
Silvergate: il progetto stablecoin
L'azienda californiana ha anche un progetto per sviluppare servizi di stablecoin, compresa la propria moneta, considerando le risorse acquisite da Diem, la cripto programmata da Meta Platforms e mai portata a termine. Per questo avrebbe bisogno delle necessarie approvazioni normative che non sono facili da ottenere.
Il Governo degli Stati Uniti e il Congresso stanno lavorando per mettere in piedi un quadro regolamentare che richieda agli emittenti di stablecoin di essere istituzioni controllate e assicurate a livello federale, con la dotazione di tutti i requisiti necessari sul capitale in modo da garantire la stabilità.
Una volta otteneute tutte le autorizzazioni necessarie, la banca potrebbe monetizzare la sua infrastruttura di stablecoin in 3 modi, secondo Brandon Berman, analista di Bank of America: il primo attraverso gli interessi sulla garanzia di riserva; il secondo mediante l'addebito di commissioni per ogni transazione sulle rimesse e i trasferimenti di denaro internazionali; il terzo con le tariffe per i servizi di emissione e rimborso di stablecoin.
Silvergate: vanno comprate le azioni in Borsa?
Se tutto il progetto di Silvergate andrà in porto il ritorno economico potrebbe essere notevole. Berman stima che gli utili potrebbero crescere del 60% all'anno nei prossimi 3 anni, ovvero il triplo di quelli di banche già ad alta crescita come First Republic, Signature Bank e Silicon Valley Bank. L'esperto prevede quindi un utile per azione di 6,61 dollari nel 2023, oltre le stime del consensus che lo danno a 5,72 dollari. Mentre per il 2024 Berman pronostica EPS di 8,21 dollari, in linea con le aspettative del mercato.
Alla luce di tutto questo, l'analista di BofA fissa un target price di 200 dollari, oltre il 30% rispetto alle quotazioni attuali. A suo giudizio, Silvergate offre la possibilità agli investitori di ottenere un'esposizione alla crescita delle risorse digitali senza possederle materialmente.
In genere anche gli altri analisti consigliano l'acquisto delle azioni, con un prezzo medio obiettivo di 190 dollari. Tuttavia, occorre dire che il titolo non è economico, perché viene scambiato a 48 volte gli utili del 2022 e a 26 volte quelli del 2023, quando banche di dimensioni simili hanno multipli che si aggirano intorno a 12.