E' una nuova giornata scandita da vendite sui listini azionari globali che si avviano a chiudere un'ulteriore seduta all'insegna della debolezza, sui timori, in continua crescita, che il rialzo dei tassi da parte delle banche centrali possa spingere l'economia globale in recessione.
In questo contesto il Ftse Mib si conferma sotto i 21.500 punti, livelli che in caso di mancato recupero potrebbero spingere le contrattazioni verso i 21.300-21.250 punti e a seguire la soglia dei 21.000 punti. Tra i titoli che a Milano fanno segnare performance positive troviamo Sciuker Frames, che sfrutta i buoni dati del primo semestre dell'anno in corso. Andiamo a leggerli nello specifico.
Sciuker Frames: i dati finanziari del primo semestre 2022
Il gruppo Sciuker, primo polo di infissi e schermature solari dal design made in Italy, chiude i primi 6 mesi dell'anno in corso con un valore della produzione che passa dai 35,9 milioni registrati nello stesso periodo del 2021 agli attuali 83,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda l'Ebitda, è salito dai 9 milioni di euro dei primi 6 mesi del 2021 ai 19,8 milioni di euro del primo semestre del 2022, con un margine che sfiora il 24%. A giugno del 2022 l'indebitamento finanziario mostra un cash positivo nell'ordine dei 2,1 milioni di euro.
Per il Presidente e Ceo dell'azienda Marco Cipriano tutti i settore continuano a mostrare segnali di crescita, che dovrebbero portare la società a chiudere il 2022 con numeri positivi, nonostante l'incertezza generale che si registra in scia sia ad un'inflazione che rimane alta che al difficile contesto geo-politico.
Azioni Sciuker Frames: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere ora come sta rispondendo l'azione dopo questi numeri. L'oops di Williams registrato nella seduta di ieri, open in gap down e chiusura sopra i minimi della giornata precedente, spinge al rialzo anche oggi il titolo Sciuker Frames con i prezzi che si portano in direzione dei 6,20 euro.
Il recupero di queste giornate non muta però il trend di fondo al ribasso presente sull'azione, che ha spinto le quotazioni dai massimi di dicembre 2022 in area 11 euro ai minimi di periodo situati sui 5,45-5,50 euro.
Dal punto di vista operativo un vero e proprio segnale di forza, che andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo, arriverebbe solo con il superamento dei massimi di agosto 2022 posti nei pressi dei 7 euro. Oltre queste resistenze si avrebbero allunghi verso i 7,15 euro e successivamente in direzione dei 7,70 euro.
Al contrario una discesa sotto i 5,50-5,45 euro farebbe riprendere il trend primario al ribasso, con primi target i 5,40 euro e a seguire i minimi di giugno e luglio 2021 posti sui 5 euro. La mancata tenuta di questi livelli aprirebbe la strada a nuovi test ribassisti verso i 4,40-4,45 euro e successivamente in direzione della soglia dei 4 euro.
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