Nonostante dall'inflazione statunitense siano arrivate indicazioni confortanti, i principali mercati azionari del Vecchio Continente si avviano a chiudere la seduta in territorio negativo anche se in recupero dai minimi intra. In questo contesto il Ftse Mib pone fine a quattro giornate consecutive al rialzo chiudendo la settimana in area 22.550 punti. Dal punto di vista operativo viene sempre confermato quel trend rialzista partito il 13 ottobre dai 20.150-20.200 punti e che potrebbe spingere le quotazioni durante la prossima ottava in direzione dei 22.750-22.800 punti e a seguire i 23.000 punti.
Tra i titoli che a Milano fanno registrare una perfomance decisamente negativa troviamo Saras, che poche ore fa ha comunicato i dati sia del terzo trimestre che dei primi 9 mesi del 2022. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Saras: torna l'utile nel terzo trimestre
La società italiana, attiva nel settore della raffinazione del petrolio e nella produzione di energia elettrica, chiude un trimestre all'insegna dei record. Grazie ad uno scenario petrolifero che conferma l'elevata domanda di prodotti raffinati, il gruppo ha terminato il terzo trimestre con un'ultima riga di conto economico passata in un anno da -35,4 milioni a 54,7 milioni di euro, portando il totale nei nove mesi del 2022 a 347,2 milioni (-34,9 milioni di euro del 2021). Per quanto riguarda l'utile netto comparable, che esclude le componenti straordinarie, nel periodo luglio-settembre 2022 si è attestato a 149,3 milioni a fronte di una perdita di 38,8 milioni nel 2021.
Non delude l'Ebitda reported, che nei nove mesi si attesta a 1,054 miliardi, dai 113,5 milioni che si erano avuti l'anno passato, mentre ngli ultimi tre mesi sale a 365,9 milioni rispetto ai 4,8 milioni del pari periodo 2021. L'Ebitda comparable in 9 mesi è salito dai 10,6 milioni di un anno fa agli attuali 817 milioni, mentre nell'ultimo trimestre sale da 2,3 a 296,4 milioni di euro.
L'ottima redditività registrata negli ultimi trimestre porta la posizione finanziaria netta ante IFRS16 a +268,8 milioni di euro, rispetto ai -453 milioni di euro di fine dicembre 2021.
Azioni Saras: analisi tecnica e strategie operative
E' una seduta all'insegna delle vendite quella odierna per il titolo Saras, con le quotazioni che, dopo essersi spinte fin sotto gli 1,075 euro, si avviano a chiudere nei pressi degli 1,12-1,13 euro. Dal punto di vista operativo la tenuta degli 1,06-1,075 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi di settembre 2022, manterrà inalterate le possibilità di una prosecuzione del recupero verso l'area degli 1,20 euro, dove transita la trendline ribassista che parte dagli 1,50 euro che rappresentano i massimi del 2022. Sopra gli 1,2 euro si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico, con possbili ulteriori allunghi verso gli 1,25 euro e successivamente gli 1,375 euro.
Al contrario, una discesa sotto gli 1,06 euro tornerebbe ad indebolire l'azione, apendo la strada a nuove vendite che potrebbero spingersi in primi battuta verso la soglia dell'euro e a seguire a 0,93 euro. Nel caso in cui anche quest'ultimi supporti dovessero essere rotti al ribasso, non sarebbe una sorpresa rivedere il titolo sui minimi di settembre in area 0,825-0,83 euro.
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