Rivian Automotive ha concluso il suo primo incontro annuale con gli azionisti da quando si è quotata in Borsa. Solitamente queste rappresentano occasioni importanti per ottenere maggiori informazioni su quello che è l'andamento aziendale e del settore, ma soprattutto per ricevere indicazioni sulle prospettive future e di come ciò possa avere un ritorno per gli investitori.
L'ultima seduta di Borsa del produttore di autocarri elettrici si è chiusa con una perdita del 4,01%, che porta al
72,05% il passivo dall'inizio dell'anno. Il titolo è stato massacrato come tante altre azioni tecnologiche dall'aumento dei tassi d'interesse da parte della
Federal Reserve, attuato quest'anno già in 2 occasioni, ma soprattutto dalle prospettive di rialzo del costo del denaro per tutto il resto dell'anno al fine di combattere l'inflazione più alta degli ultimi 40 anni.
Rivian: ecco il contenuto della lettera agli azionisti
Il meeting con gli azionisti è stato corredato da una lettera che Rivian ha rilasciato in merito a quanto successo nell'anno trascorso, lanciando anche uno sguardo al futuro. Dallo scritto emergono in particolare 3 elementi. Il primo riguarda l'utilizzo della liquidità. Il trimestre che va da gennaio a marzo 2022 per l'azienda si è chiuso con oltre 17 miliardi di dollari in cassa, il che ha sollevato l'interrogativo degli azionisti riguardo all'utilizzo che se ne farà.
Rivian ha riferito che i liquidi serviranno per finanziare il lancio della seconda piattaforma di veicoli R2 fino al 2025. Gli analisti in proposito prevedono una spesa che si aggira tra i 13 e i 14 miliardi di dollari. Il prodotto commerciale sarà costruito su modelli di dimensioni diverse rispetto al camioncino R1T e al SUV R1S, che sono stati implementati su una piattaforma comune. Il secondo messaggio che l'azienda ha lanciato agli azionisti è che tutte le società e gli investitori di veicoli elettrici hanno un grosso problema: l'approvvigionamento delle batterie.
Per cercare di affrontare la questione, Rivian sta tessendo rapporti sempre più stretti con i fornitori in modo da assicurarsi il prodotto a prezzi competitivi. In sostanza, è la stessa strategia adottata da altre grandi case automobilistiche che hanno in serbo la produzione di milioni di veicoli elettrici nei prossimi anni. Il terzo elemento che risalta nella lettera riguarda la produzione. Rivian stima 25 mila consegne quest'anno, con una capacità produttiva di 150 mila unità. Gli analisti però prevedono che le vendite non cresceranno più di 100 mila unità fino al 2024, per questo una buona parte delle potenzialità dell'azienda non verrà sfruttata. Questa relativa lentezza nella produzione ha un po' raffreddato l'entusiasmo degli investitori.
Tuttavia, la società ha precisato nella lettera: "Ridimensionare la produzione di veicoli non è banale in quanto ogni unità rappresenta una complicata sinfonia di fornitura di componenti". In altre parole, Rivian ha voluto specificare che costruire automobili è una cosa tutt'altro che semplice.