Il colosso minerario britannico Rio Tinto potrebbe voler acquisire la società americana specializzata nella produzione del litio Arcadium Lithium. Le due parti hanno comunicato oggi le manifestazioni di interesse, sebbene non abbiano fornito dettagli sull'operazione.
Il valore di mercato di Arcadium Lithium era di 3,31 miliardi di dollari prima della notizia, ma oggi alla Borsa di Sidney le ricevute di deposito hanno fatto un balzo del 45,69%. All'apertura della Borsa di Londra, invece, le
azioni Rio Tinto viaggiano intorno alla parità dopo una partenza in rosso.
Rio Tinto: ecco perché è interessata da Arcadium
Se l'affare andasse in porto, Rio Tinto diventerebbe il terzo più grande produttore di litio al mondo, dietro ad Albemarle e a SQM. Inoltre, quella di Arcadium diventerebbe la più grande acquisizione di oltre un decennio per la multinazionale anglo-australiana. Arcadium è uno dei maggiori produttori del pianeta di litio, essendo molto attivo in Argentina, Cina, Canada e Australia.
La mossa di Rio Tinto potrebbe arrivare al momento giusto, in quanto l'azienda statunitense ha un valore di mercato di circa la metà di quello che aveva all'inizio dell'anno, quando fu costituita dalla fusione tra Allkem Ltd e Livent Corp.
Le quotazioni di Arcadium hanno risentito del rallentamento del settore del litio a causa dell'indebolimento della domanda dei produttori di auto elettriche. Il minerale infatti è un elemento chiave per le batterie dei veicoli non a combustione interna. Il prezzo del litio è crollato di oltre l'85% dai massimi del 2022.
In tale contesto, Arcadium ha fatto anche peggio dei suoi concorrenti in Borsa e per questo sono cresciute le speculazioni sul fatto che potesse diventare preda dei giganti delle materie prime. Tuttavia, l'azienda ha previsto un aumento del 25% dei volumi di vendita combinati di idrossido di litio e carbonato di litio per il 2024, rispetto al 2023.
Le opinioni del mercato
La flessione della domanda di auto elettriche non cambia comunque un contesto in cui è in corso una transizione energetica per cui le società minerarie cercano di assicurarsi i minerali essenziali. Secondo Saul Kavonic, responsabile della ricerca energetica presso MST Marquee, "le grandi operazioni di M&A sono l'unico modo per alcune grandi società minerarie di crescere e Rio Tinto stava aspettando una flessione del litio per perseguire fusioni e acquisizioni che potessero fornirle una dimensione in questo settore su scala mondiale".
L'esperto ha aggiunto che "Arcadium è probabilmente nel mirino di Rio Tinto da anni, ma i prezzi e le valutazioni del litio sono stati alti per molto tempo". YueJer Lee, gestore di fondi con sede a Singapore presso Arcane Capital VCC, ha affermato che "Arcadium offre a Rio Tinto un mix di caratteristiche vitali che è difficile da replicare con altre società di litio". Tuttavia, "potrebbe non essere disposta ad accettare un'offerta inferiore a 5 miliardi di dollari, dato che può autofinanziare le sue espansioni nel corso del decennio, anche se a un ritmo più lento".
Tim Riordan e Michael Teran, gestori di portafoglio di Blackwattle Investment Partners, hanno riferito che "la tempistica di questa potenziale vendita non potrebbe essere in un periodo più distruttivo per gli azionisti, con il mercato globale del litio che sembra aver toccato il fondo". Quindi, "qualsiasi prezzo di vendita dovrebbe essere vicino agli 8 miliardi di dollari".