I futures del Vecchio Continente impostati nei presse della parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui mercati azionari europei, il cui focus rimane rivolto sia verso le prossime mosse delle banche centrali in tema di tagli dei tassi di interesse sia verso le crescenti tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
In questo contesto, il FTSE Mib dovrebbe aprire l'ottava nei pressi dei 33.600 punti, cercando di avvicinarsi alle prossime resistenze situate in area 33.700-33.750 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree dovrebbe far proseguire il rimbalzo in direzione della soglia dei 34.000 punti.
Al contrario, segnali di rinnovata debolezza si avrebbero con la violazione dei forti supporti posizionati in area 33.000 punti. Tra i titoli da seguire a Piazza Affari troviamo Italgas che ha presentato il nuovo Piano industriale al 2030. Andiamo a scoprire i dettagli.
Italgas: nel nuovo Piano investimenti pari a 15,6 miliardi
Italgas dopo aver sottoscritto durante il weekend l'acquisizione di 2i Rete Gas, che dovrebbe permettere al Gruppo di diventare il primo operatore europeo nel settore della distribuzione del gas, ha illustrato il nuovo Piano industriale al 2030.
Questo prevede investimenti pari a 15,6 miliardi di euro, in rialzo del 92% rispetto al precedente Piano, destinati in principal modo all’acquisizione di 2i Rete Gas, agli interventi per lo sviluppo della distribuzione del gas in Italia e in Grecia, al rafforzamento della presenza nel settore idrico e all’accelerazione della crescita nel campo dell’efficienza energetica, con un forte commitment per il raggiungimento degli obiettivi climatici UE.
La società ha sottolineato i suo impegno per il consolidamento del settore della distribuzione del gas in Italia, con l’obiettivo di moltiplicare le sinergie per garantire importanti benefici per famiglie e imprese in termini di sicurezza, efficienza, qualità del servizio, decarbonizzazione degli usi finali e costi.
Tutto questo dovrebbe permettere ad Italgas di porre le basi per diventare un campione europeo nella distribuzione del gas, rafforzando ulteriormente l’impegno per la trasformazione digitale delle infrastrutture, a beneficio dell’intero Paese. Da sottolineare inoltre l'impegno dell'azienda per l'utilizzo dell'Intelligenza Artifciale, che le consentirà di entrare in una nuova stagione della trasformazione digitale.
Nel dettaglio Italgas prevede una crescita a doppia cifra dell'utile al 2030, con un Eps che dovrebbe aumentare a partire dal 2026 per raggiungere il 15% al 2029. Nel corso del Piano sono previsti 200 milioni di euro di sinergie da efficienze, riduzione costi e AI a cui si aggiungono 80 milioni di euro di ricavi da investimenti incrementali in digitalizzazione sulla rete di 2i Rete Gas al 2030.
Per quanto riguarda il dividendo viene confermato un payout del 65%%, aumentando il floor di crescita annua del DPS al 5%, ora rispetto al DPS 2023. In questo contesto vengono confermati li gli obiettivi ESG al nuovo perimetro e l'obiettivo Net Zero al 2050.
Tornando infine a 2i Rete Gas, il cui closing è previsto entro i primi 6 mesi del prossimo anno, è il secondo operatore italiano della distribuzione del gas presente in gran parte del nostro Paese con 4,9 milioni di clienti serviti.
Lo scorso anno ha registrato ricavi adjusted per 815,0 milioni di euro, un Margine operativo lordo adjusted di 546,3 milioni di euro, un Risultato operativo adjusted di 317,7 milioni di euro e un Risultato netto adjusted pari a 181,3 milioni di euro.
Azioni Italgas: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sul titolo nel breve e medio periodo. Quella passata è stata un'ottava all'insegna della debolezza per il titolo Italgas, che nonostante gli acquisti di venerdì scorso, ha chiuso le contrattazioni in ribasso dello 0,75% in area 5,4 euro.
Dal punto di vista operativo il movimento dell'ultima settimana non ha modificato il trend primario che rimane confermato al rialzo, fin quando i prezzi si rimarranno sopra i primi sostegni situati nei pressi dei 7,25 euro.
Nel caso in cui questi livelli, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovessero essere violati, si aprirebbero le porte ad una fase correttiva più intensa con un primo obiettivo i 5,15 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi dello scorso mese di giugno.
La perdita di queste ultime aree dovrebbe far proseguire le vendite prima verso i 5,10 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, e a seguire i forti supporti nei pressi della soglia dei 5 euro. Al contrario tutte le correzioni verso i 5,25 euro potrebbero rappresentare delle nuove occasioni di acquisto.
In questo caso dovremmo assistere ad una ripresa del trend ascendente verso i 5.45 euro ed in seguito in direzione dei massimi annuali situati sui 5,48-5,49 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con possibili ulteriori apprezzamenti verso i 5,65 euro e a seguire i 5,75 euro. Oltre questi livelli aumenterebbero le chance di un ritorno verso i top del 2023 situati sui 6,05 euro.
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