Le azioni Revlon volano nelle contrattazioni pre-market di Wall Street, con un
rialzo poderoso del 75% dopo la notizia secondo cui
il colosso indiano Reliance Industries potrebbe acquistare l'azienda di cosmetici con sede a New York. Questo arriva il giorno susseguente alla presentazione dell'istanza di fallimento secondo il Chapter 11. Le grandi difficoltà della società hanno portato le azioni a franare drammaticamente quest'anno nella Borsa americana,
bruciando oltre l'82% di capitalizzazione. La possibile acquisizione rimetterebbe in vita una società nata 90 anni fa durante la
Grande Depressione e che si è affermata fino a diventare un gigante negli Stati Uniti nel settore dei cosmetici.
Revlon: ecco perché ha chiesto il fallimento
Revlon è stata una delle prime grandi realtà societarie a dichiarare bancarotta quest'anno, in mezzo a un rallentamento generale delle attività aziendali. Secondo i dati di S&P Global tuttavia si è avuto un calo su base annua delle insolvenze, con solo 15 aziende che quest'anno hanno dichiarato default, rispetto alle 25 dello stesso periodo del 2021 e alle 66 del 2020. Vi è da dire che in questi ultimi 2 periodi ha inciso in maniera determinante la crisi dettata dalla pandemia da Covid-19.
Revlon ha affermato che la sua struttura del capitale ha limitato la capacità dell'azienda di destreggiarsi in un contesto macroeconomico difficile, contrassegnato da interruzioni della catena di approvvigionamento e dall'aumento dell'inflazione che hanno intaccato i margini. Il carico di debito da 3,7 miliardi di dollari è troppo pesante per la società e comprende prestiti obbligazionari in scadenza al 2024 che hanno un tasso d'interesse del 6,25%.
La società aveva fatto un tentativo di chiedere protezione nel mese di aprile nel distretto meridionale di New York, ma è stato inutile: l'esposizione debitoria era insostenibile. Il capitolo 11 della normativa sul fallimento dà la possibilità a un'azienda di rimanere in attività nel mentre che realizza un programma di rimborso per i creditori. Cosa ha portato concretamente l'azienda fino a questo punto? La situazione ha cominciato a sfuggire di mano dopo che Revlon ha emesso oltre 2 miliardi di dollari di prestiti e obbligazioni per sostenere l'acquisizione della società di cosmetici canadese Elizabeth Arden nel 2016.
L'azienda ha poi dovuto affrontare un calo cospicuo delle vendite durante il periodo pandemico, perdendo quote di mercato a vantaggio di competitor più attrezzati nel settore che hanno risposto meglio alla mutazione dei gusti dei consumatori. Da lì la società di proprietà del miliardario Ron Perelman non si è più ripresa e ha continuato ad annaspare, fino a quando non ha dovuto alzare bandiera bianca. Adesso rimane aggrappata a questa speranza dell'acquisizione, perché non vengano cancellati 90 anni di storia.