La possibilità che Trump possa ridimensionare le tariffe sul settore automotive dovrebbe sostenere in apertura di giornata i mercati azionari europei, che in questo modo proseguirebbero il loro trend rialzista di breve termine.
In una giornata ricca di dati economici e societari, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi all'area dei 37.500 punti. Con un quadro grafico migliorato durante le ultime ottave, il superamento di questi livelli dovrebbe far proseguite gli acquisti prima in direzione dei 37.750-37.800 punti e a seguire la soglia dei 38 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno dei prezzi sotto i primi sostegni di breve termine situati sui 36 mila punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Recordati, che potrebbe vedere una volatilità in aumento dopo che nella serata di ieri il gruppo farmaceutico ha approvato il nuovo piano industriale. Andiamo a vedere i dettagli.
Recordati: ecco il nuovo Piano industriale
Nella serata di ieri Recordati ha approvato il piano industriale 2025-2027. Questo si focalizzerà non solo sulla crescita organica dell'attuale portafoglio prodotti nei segmenti Specialty & Primary Care e Rare Diseases, ma guarderà anche a possibili operazioni di M&A che possano creare valore per i propri azionisti.
Nel dettaglio alla fine del Piano i ricavi netti sono previsti tra i 3-3,2 miliardi di euro, riflettendo una forte crescita organica attesa del portafoglio attuale. Questa dovrebbe essere sostenuta da una crescita continua tra il 3,5-4,5% del segmento Specialty & Primary Care e da una crescita tra il 17-20% del segmento Rare Diseases. L'impatto negativo dei cambi nel periodo del piano dovrebbe comportare una variazione media annuale compresa tra il -1% e il -2%.
Inoltre, grazie alla recente approvazione dell'estensione dell'indicazione del prodotto Isturisa da parte dell'FDA, il Gruppo ha ulteriormente aumentato gli obiettivi di vendita per il prodotto nel corso del 2025 tra i 550 e 650 milioni, in aumento rispetto al precedente intervallo di 500-600 milioni.
Per quanto riguarda l'Ebitda è previsto tra 1,14 e 1,225 miliardi di euro, con un margine di almeno il 38% trainato dalla leva operativa e dal mix di prodotti, ma che riflette anche i continui investimenti nei principali fattori di crescita. L'utile netto rettificato è previsto tra 770 e 820 milioni di euro, mentre il debito netto dovrebbe rimanere compreso tra 1,7-2,0x l'EBITDA. In questo contesto rimane confermata la politica progressiva dei dividendi del Gruppo.
In occasione della presentazione del Piano la società ha comunicato anche i conti dei primi 3 mesi del 2025. Nel dettaglio i ricavi si sono attestati a 680 milioni di euro, in rialzo dell'11,9% rispetto al primo trimestre 2024 o del 7,2% escludendo il contributo di Enjaymo di 31,9 milioni di euro.
I ricavi del segmento Specialty & Primary Care si sono attestati a 408,6 milioni di euro, in rialzo del 3,3% rispetto al primo trimestre 2024. Per quanto riguarda i ricavi del segmento Rare Diseases si sono attestati a 254,8 milioni in euro, in rialzo del 29% rispetto al primo trimestre 2024 o dell'11,5% escludendo il contributo di Enjaymo e a cambi costanti. Nel primo trimestre 2025 si è registrato un impatto negativo a livello di cambi pari a 3,7 milioni di euro.
Azioni Recordati: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere le attese sulle azioni Recordati nel breve periodo. La debolezza che ha contrassegnato la giornata di ieri ha interrotto il rimbalzo del titolo Recordati, che ha terminato la prima seduta della settimana nei pressi dei 49 euro.
Con un'impostazione di medio periodo al ribasso, nel breve termine per dare seguito al rimbalzo innescatosi dai minimi di periodo toccati lo scorso aprile, le quotazioni dovrebbero portarsi oltre la soglia dei 50 euro.
Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree aprirebbe le porte a nuovi recuperi che avrebbero come primo obiettivo i 51 euro e successivamente la soglia dei 52 euro. Nel caso in cui anche queste ultime aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, aumenterebbero le possibilità di ulteriori apprezzamenti fin verso i massimi dell'ultimo mese situati sui 54 euro.
Al contrario il mancato superamento dei 50 euro potrebbe essere sfruttato per aprire delle posizioni ribassiste, con un primo obiettivo i 48 euro e a seguire i 47,5 euro, dove transita la trendline ascendente che parte dai minimi toccati nell'ottobre del 2022 e unisce i minimi del 13 marzo del 2023.
La violazione dei 47,5 euro andrebbe a indebolire ulteriormente la tendenza di medio periodo, con prossimi target i 46 euro e a seguire il bottom degli ultimi 16 mesi, toccati lo scorso 7 aprile, nei pressi dei 44 euro.
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