Sulle speranze di eventuali negoziati tra Usa e Cina in tema di dazi, dopo che nelle ultime settimane si è assistito a un calo delle spedizioni di quasi il 60% tra i due Paesi, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno aperto la settimana in leggero territorio positivo.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in guadagno dello 0,3%, avvicinandosi in questo modo ai 37.500 punti. Dal punto di vista operativo una conferma oltre questi livelli, dovrebbe far proseguire il trend rialzista di breve periodo prima in direzione dei 37.750-37.800 e successivamente verso la soglia dei 38 mila punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero con il ritorno dei prezzi sotto i primi supporti situati sui 36 mila punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo oltreoceano con Plug Power, nel giorno in cui il gruppo non solo ha firmato un importante linea di credito ma ha anche comunicato alcuni dati preliminari del primo trimestre. Andiamo a scoprire il tutto.
Plug Power: ricavi primo trimestre tra 130-150 mln $
In queste ore Plug Power, azienda operante nel settore dell'idrogeno, ha comunicato di aver firmato un accordo definitivo per una linea di credito garantita con Yorkville Advisors, che prevede l’emissione di obbligazioni garantite fino a 525 milioni di dollari.
La struttura include una prima tranche di 210 milioni di dollari, che sarà interamente finanziata entro il prossimo 2 maggio, e ulteriori tranche fino a 315 milioni di dollari.
Plug Power utilizzerà 82,5 milioni di dollari per rimborsare la maggior parte delle obbligazioni convertibili in essere con la stessa Yorkville. In questo modo verrà evitata una diluizione che si sarebbe verificata se tali obbligazioni fossero state convertite in azioni.
La rimanente parte del finanziamento avrà come obiettivo sia di sostenere la crescita del gruppo nel breve e medio termine, ma anche di evitare ulteriori iniezioni di capitale nel corso del 2025.
Inoltre la società in attesa di comunicare nelle prossime settimane i dati definitivi del primo trimestre, ha anticipato che i ricavi dovrebbero attestarsi tra i 130-150 milioni di dollari, rispetto a un consenso posto a 132 milioni di dollari, con un flusso di cassa di quasi 142 milioni di dollari rispetto ai 268 milioni di dollari dello stesso periodo del 2024.
Inoltre Plug Power prevede ulteriori riduzioni a breve termine dell’utilizzo netto di cassa, grazie non solo all’aumento della produzione degli impianti di idrogeno, ma anche per effetto sia del calo dei costi, nell'ordine dei 200 milioni di dollari, che dall'aumento dei prezzi.
Da sottolineare che l’utilizzo netto di cassa durante i primi tre mesi del 2025 avrebbe potuto essere inferiore, considerando che la società ha accettato di ritardare gli incassi del primo trimestre con un importante cliente, per consentire la finalizzazione dei contratti e delle fatture.
Infine per quanto riguarda il secondo trimestre, i ricavi dovrebbero attestarsi nel range tra i 140-180 milioni di dollari, rispetto ad attese situate a 161,7 milioni di dollari.
Azioni Plug Power: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come stanno rispondendo le azioni Plug Power a Wall Street. Dopo aver toccato la scorsa settimana i suoi minimi di sempre sotto la soglia degli 0,8 dollari, la nuova ottava si è aperta all'insegna del rally per il titolo Plug Power che, con un rialzo superiore al 40%, si porta oltre gli 1,15 dollari.
Dal punto di vista operativo una conferma delle quotazioni sopra gli 1,10 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe far proseguire il rimbalzo prima in direzione degli 1,30 dollari e successivamente verso gli 1,42 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile a 50 giorni.
Nel caso in cui anche queste ultime aree dovessero essere messe alle spalle, aumenterebbero le possibilità di ulteriori apprezzamenti del titolo prima verso gli 1,6 dollari e a seguire i massimi degli ultimi 2 mesi in area 1,8 dollari.
Al contrario l'eventuale ritorno dei corsi sotto gli 1,10 dollari, catalogherebbe il movimento di queste ore come una nuova occasione per aprire posizioni ribassiste.
In queste caso dovremmo aspettarci ritorni verso la soglia del dollaro e in seguito in direzione degli 0,9 dollari. La perdita di queste sostegni spingerebbe velocemente le quotazioni a rivedere il bottom situato sotto gli 0,8 dollari.
Nel caso in cui questa view dovesse realizzarsi, fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi livelli per evitare un ulteriore e pericoloso indebolimento del quadro grafico, con prossimi target gli 0,75 dollari e in seguito gli 0,7 dollari.
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