Ray Dalio aumenta le sue posizioni short nei confronti delle azioni europee, portando da 6,7 a 10,5 miliardi di dollari la somma totale puntata contro il Vecchio Continente. Attraverso il suo Bridgewater Associates, uno degli hedge fund più grandi del mondo, Dalio ha costruito la posizione più ribassista nell'area euro degli ultimi due anni.
Il grande investitore teme una recessione che, secondo gran parte degli osservatori di mercato, ormai sembra una cosa imminente. Ci sarà solo da vedere quanto sarà profonda, ma con la trasformazione in atto della politica monetaria della Banca Centrale Europea, non più accomodante, le attese sono di una flessione della crescita che andrà a colpire gli utili delle aziende.
La filosofia d'investimento dell'hedge fund è sempre stata basata sul principio che i fondi vadano adeguati al ciclo economico, in modo da superare qualsiasi situazione contingente, sempre nell'ambito di un'adeguata diversificazione di portafoglio. E al riguardo, la gestione in questo momento punta a sfruttare un sentiment negativo nel mercato in considerazione di aspettative tetre, coprendo anche le posizioni d'acquisto di lungo periodo. Ray Dalio è convinto che la lotta all'inflazione che le Autorità monetarie stanno attuando sottrarrà denaro e credito alle persone, indebolendo l'economia.
Ray Dalio: ecco cosa ha venduto
A giudicare dall'andamento dell'azionario europeo dall'inizio di quest'anno, Dalio sembra essere dalla parte giusta del mercato. L'indice Stoxx 600 ha perso da gennaio il 15%, e il 17% dal massimo storico. Il fondo Bridgewater ha puntato contro 29 società. Sono diversi i settori che lo short ha interessato: dal farmaceutico ai semiconduttori, ai finanziari. Francia, Germania, Spagna, Olanda e Italia sono invece i Paesi colpiti.
Nello specifico ecco tutte le posizioni corte: in Francia sono stati venduti BNP Paribas, Axa, Vinci, Schneider Electric, Sanofi, Air Liquide, Safran, Danone SA e TotalEnergies; in Germania Bayer, Munich Re, Allianz, Vonovia, Mercedes-Benz, Adidas AG, Infineon, Siemens, Deutsche Borse, Deutsche Post, SAP e BASF; in Spagna Iberdrola, Banco Santander e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria; in Olanda ASML, Ayden e ING; in Italia Intesa Sanpaolo ed ENEL.
Entrando nel dettaglio, bisogna rilevare come l’unica operazione short che è stata ridotta è quella di Iberdrola SA, azienda spagnola specializzata nella produzione, distribuzione e commercializzazione di energia elettrica e gas naturale. Questo per via dell’appartenenza al settore che in questo momento sta vivendo un momento di grazia, con il rally delle materie prime energetiche dovuto alla guerra Russia-Ucraina. Bridgewater ha riacquistato 643.756 azioni il 22 giugno e ora la posizione vale circa 404 milioni di euro.
L’esposizione maggiore si ha nei confronti di ASML Holding, multinazionale olandese specializzata nei semiconduttori. Il totale delle posizioni short ammonta a 1,31 miliardi di dollari su un market cap di 193,5 miliardi di dollari. Il valore più basso è attribuito alla società immobiliare tedesca Vonovia, con 166,32 milioni di dollari su una capitalizzazione dell’azienda di 24,26 miliardi di dollari.
Le ultime arrivate nel portafoglio shortato di Dalio sono state tre società tedesche, tutte con ingresso il 24 giugno: il colosso automobilistico Mercedes Benz, che ha avuto una vendita di 5,35 milioni di azioni per un valore della posizione di 333,89 milioni di euro; il gigante dell’abbigliamento sportivo Adidas, di cui Bridgewater ha venduto allo scoperto 1,172 milioni di azioni, con la posizione che vale 213,90 milioni di dollari; la compagnia di mobilità e servizi Siemens, che ha ricevuto una vendita di 5,1 milioni di azioni, per un valore della posizione di 557,98 milioni di dollari.
Ray Dalio: in Italia short su Intesa Sanpaolo ed ENEL
Per quel che riguarda il panorama italiano, Ray Dalio ha puntato contro Intesa Sanpaolo, vendendo 21,37 milioni di azioni il 21 giugno, portando il totale a 118,525 milioni di azioni. Attualmente la posizione contro la prima banca italiana ammonta a 263,10 milioni di dollari. Il 23 giugno nel mirino del 72enne newyorchese è finita anche ENEL, con 50,83 milioni di azioni shortate, per un valore complessivo della posizione di 296,58 milioni di dollari.