Nel giorno in cui la BCE conferma che la politica monetaria dipenderà dai prossimi dati sia macroeconomici, i principali mercati azionari del Vecchio Continente allungano il passo e si avviano a chiudere in generale territorio positivo.
In questo contesto, il FTSE Mib cerca di avvicinarsi all'importante soglia psicologica dei 25.000 punti, oltre la quale si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico di brevissimo periodo. Infatti sopra tale area sarebbero possibili ulteriori allunghi in direzione dei massimi delle ultime settimane posti nei pressi dei 25.500 punti. Tra i titoli che a Milano si mettono in luce troviamo Autogrill, con un guadagno vicino alla doppia cifra. Andiamo a vedere i motivi di questo rally.
Autogrill: compagnie aeree e speculazione spingono il titolo
Un mix di elementi sta spingendo al rialzo le azioni Autogrill. In primis troviamo le buone notizie che arrivano dagli USA, dove le compagnie aeree hanno fornito risultati rassicuranti nel primo trimestre del 2022. Questi dati porebbero impattare anche sulla società italiana, che genera vendite importanti nei canali aeroportuali americani.
Ma è anche la speculazione, dopo l' OPA su Atlantia da parte di Edizione e Blackstone, a sostenere gli acquisti ed i volumi odierni. Ricordando che Edizione è anche azionista di maggioranza di Autogrill con oltre il 50%, il mercato inizia a scommettere su alcuni scenari speculativi.
Da una parte si ipotizza che i Benetton possano valorizzare la loro quota, mentre un altro scenario vedrebbe un riassetto che potrebbe materializzarsi attaverso un deal con altri competitor. Andiamo ora a vedere come queste notizie stanno impattando sul titolo.
Azioni Autogrill: analisi tecnica e strategie operative
I volumi odierni, che sono quasi tripli rispetto alla media giormaliera mensile, stanno spingendo le quotazioni di Autogrill oltre le prime resistenze situate in area 6,35-6,37 euro, dove paraltro passa la media mobile di lungo periodo.
Una conferma oltre questi livelli verrebbe letta dal mercato come un segnale di forza, aprendo la strada ad ulteriori allunghi che potrebbero spingersi verso la soglia dei 7 euro e a seguire 7,50 euro. Al contrario, segnali di debolezza giungerebbero con discese sotto i 5,75 euro.
I primi target ribassisti sarebbero dunque identificabili sui 5,45-5,40 euro. Nel caso in cui questa view dovesse realizzarsi, diventerebbe importante la tenuta di supporti per evitare discese più corpose in direzione dei 5 euro.