Con il focus sempre rivolto sia alle rinnovate tensioni geopolitiche in Ucraina che alla crisi politica in Francia, i mercati azionari del Vecchio Continente hanno aperta la nuova settimana in leggero territorio negativo.
La promozione arrivata da Fitch al merito creditizio italiano non impatta positivamente al momento sul FTSE Mib, con i prezzi che tornano ad avvicinarsi ai forti supporti posti sui 42 mila punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, solo con la tenuta di questi ultimi livelli, eviterebbe un ritorno della fase correttiva prima in direzione dei 41.800-41.700 punti e a seguire i 41.600-41.500 punti.
Allargando la view alle Blue Chips globali, tra i titoli da tenere sotto osservazione nella giornata odierna troviamo Pfizer. La casa farmaceutica americana secondo alcune indiscrezioni di stampa potrebbe essere vicina a una nuova acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Pfizer: accordo vicino con Metsera?
Secondo alcune indiscrezioni rilanciate nelle ultime ore dal Financial Times, Pfizer sarebbe vicina all'acquisto di Metsera, azienda produttrice di farmaci contro l'obesità, per un valore vicino ai 7,3 miliardi di dollari.
Con una chiusura delle azioni Metsera di 33,3 dollari nella seduta di venerdì scorso, l'offerta di Pfizer dovrebbe essere di 47,5 dollari in contanti per ogni azioni Metsera, a cui bisognerebbe aggiungere altri 22,5 dollari, nel caso l'azienda raggiungesse alcuni obiettivi.
L'operazione, che rappresenterebbe il più grande accordo degli ultimi due anni da parte del colosso guidato dal Ceo, Albert Bourla, avrebbe come obiettivo quello di entrare in un mercato redditizio come quello rappresentato dai farmaci contro l'obesità. Questo in particolar modo dopo che il fallimento del suo farmaco sperimentale, Danuglipron, aveva segnato un solco rispetto ai rivali come Eli Lilly e Novo Nordisk.
Metsera arrivata a Wall Street all'inizio del 2025, che attiva il recettore GLP-1 invece di bloccarlo come gli attuali trattamenti, ha portato a una riduzione di oltre l'11% della massa corporea dopo quasi 3 mesi.
Inoltre la società starebbe testando il farmaco come iniezione mensile a lunga durata d'azione, che lo renderebbe più pratico da usare per i pazienti. Infine l'azienda biotecnologia starebbe portando avanti degli studi clinici che sfrutta l'amilina, un ormone che potrebbe ridurre l'appetito senza causare una perdita di massa muscolare.
Azioni Pfizer: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire quali sono le attese sulle azioni Pfizer nel breve e medio termine sulla Borsa americana. È stata una settimana in leggero territorio positivo quella passata per il titolo Pfizer, con i prezzi che hanno chiuso nei pressi dei 24 dollari.
Con un impostazione di breve periodo al ribasso, un'eventuale perdita dei prossimi sostegni situati sui 23,65 dollari, dovrebbe aprire la strada a una continuazione delle vendite. In questo caso si dovrebbe avere un prossimo obiettivo sui 23 dollari e a seguire i 22,65-22,60 dollari.
Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere persi, si aprirebbero le porte per un test sui minimi dello scorso mese di maggio in area 22 dollari. La violazione di questi ultimi supporti, dovrebbe aprire la strada per un test sul bottom degli ultimi 13 anni situati sui 21-20,91 dollari.
Al contrario il superamento dei 24,5 dollari, dove transita la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di agosto, dovrebbe porre le basi a un recupero delle azioni. In questo caso si dovrebbe prima avere un test in area 24.80-24,85 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, e a seguire i 25,25 dollari.
L'eventuale superamento di tali aree resistenziali, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, dovrebbe aprire la strada per un test sui 26 euro, massimi degli ultimi 6 mesi. Dal punto di vista operativo il superamento di questi ultimi livelli, riattiverebbe quel recupero innescatosi nello scorso mese di aprile e che avrebbe come prossimi target i 27 dollari.
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