L'energia nucleare ha guadagnato l'attenzione generale negli ultimi anni. La carenza energetica rispetto al fabbisogno ha reso necessario concentrare gli sforzi anche su fonti considerate fino ad oggi poco sicure. Il
disastro di Fukushima del 2011 - quando un terremoto di magnitudo 9.0 in Giappone ha causato la fusione di tre reattori nucleari generando la diffusione di materiale radioattivo - ha allontanato i Paesi di tutto il mondo dall'energia atomica. I progressi tecnologici hanno però reso le centrali all'uranio più affidabili.
Tuttavia, ultimamente solo l'emergenza energetica aggravata dal boom dell'intelligenza artificiale, con i data center diventati estremamente energivori, ha fatto sì che i Paesi rompessero gli indugi e abbracciassero il nucleare. Le Big Tech americane hanno stipulato contratti importanti con diverse aziende operanti nel settore, mentre le azioni di società operative in questo campo hanno guadagnato slancio nei mercati.
Energia nucleare: ecco dove investire
Per poter sfruttare il momento propizio attraverso gli investimenti nell'energia nucleare, gli analisti di Bernstein hanno individuato due aziende di spicco ben posizionate per capitalizzare la rinascita del settore. Queste società operano specialmente nel segmento dei piccoli reattori modulari (SMR) che hanno ottime prospettive di rivoluzionare la diffusione dell'energia atomica.
La prima azienda è la sudcoreana Doosan Enerbility, che focalizza il business sulla produzione di apparecchiature per il nucleare convenzionale e per gli SMR. Stando agli obiettivi della società, la sua capacità produttiva dovrebbe passare da 12 a 20 unità SMR entro il 2030. Il suo punto di forza nell'ambito delle strategie di crescita sta nelle diverse partnership con i principali sviluppatori dei reattori modulari, tra le quali quelle con NuScale, X-energy e Terra Power.
Secondo Bernstein, l'azienda ha un significativo potenziale di crescita nel portafoglio ordini e quindi nei ricavi, stimati dagli analisti a 14.000 miliardi di won sudcoreani. Doosan Enerbility ha ricevuto attestati di stima anche dagli analisti di Nomura e HSBC, che hanno iniziato a seguire l’azienda assegnandole un rating "Buy". Le azioni alla Borsa di Seoul sono aumentate del 246% quest'anno.
La seconda società da tenere d'occhio, a giudizio di Bernstein, è la canadese Cameco, società che estrae uranio per l'industria energetica nucleare. L'azienda, che ha un portafoglio di asset di uranio di alta qualità e basso costo, effettua anche servizi per reattori. Tra l'altro, è ben posizionata per sfruttare i piani del governo statunitense per aumentare la riserva strategica nazionale di uranio.
Oltre che da Bernstein, le azioni della società con sede a Saskatoon sono ben viste anche dagli analisti di Goldman Sachs e CLSA, che hanno attribuito rispettivamente rating "Buy" e "Outperform". Quotata al NYSE, Cameco ha aumentato la sua capitalizzazione di Borsa di circa due terzi da inizio 2025.