Il settore dei pagamenti digitali sta acquisendo sempre maggiore risonanza negli ultimi anni, grazie alla crescita delle criptovalute e alle formule innovative di business come ad esempio il modello "buy now, pay later". Alcuni grandi colossi come PayPal infatti hanno agevolato il cambiamento attraverso decisioni storiche che hanno rinfrancato le valute digitali nell'ambito dei sistemi di regolazione degli scambi.
Nei prossimi anni si prevede che ci sia un'accelerazione marcata, dove in Europa la crescita dovrebbe essere intorno al 7% entro la metà del decennio. Nel Vecchio Continente tuttavia la situazione è meno omogenea rispetto agli Stati Uniti, dove è più facile inserirsi nel settore da parte di nuovi operatori.
Pagamenti digitali: 3 titoli da osservare
In un contesto dove ancora però vi sono rischi e incertezze, Bank of America delinea alcune opportunità su aziende che potrebbero salire alla ribalta, mentre si mantiene cauta su altre. Vediamole nel dettaglio.
Worldline SA
Worldline è una società francese con sede a Bezons e leader mondiale dei pagamenti online. Dal 2017 fino alla fine del 2020 i ricavi dell'azienda sono cresciuti del 3%, mentre in Borsa il titolo da allora a oggi è salito di circa il 75%.
Nell'ultimo anno le cose non sono andate benissimo con le azioni che hanno perso il 40% del loro valore, complice soprattutto un sell-off diffuso negli ultimi 4 mesi. Oggi le quotazioni si aggirano intorno a 47,45 euro, ma BofA vede un prezzo di 80 euro, ovvero il 68,5% in più rispetto a quello attuale.
Adyen NV
Adyen è una società di pagamenti olandese con sede ad Amsterdam. Nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020 l'azienda ha visto ricavi crescere in maniera cospicua (+46%), con le azioni in Borsa che dalla quotazione di giugno 2018 hanno incrementato di 6 volte il loro valore.
Nel 2021 il titolo è in rialzo del 26%, ma la banca d'affari statunitense crede che il prezzo possa salire ancora di un altro 50% dato il vantaggio a lungo termine che avrebbe in rapporto a fattori di crescita strutturale.
Nexi SpA
L'azienda italiana invece è vista in maniera più neutrale da BofA che fissa a 19 euro il target price sulle azioni, sebbene con un premio del 27% rispetto all'ultima chiusura di Borsa a 13,72. Gli analisti scrivono che le prospettive di crescita sono solide per l'azienda, ma vi è un rischio determinato dall'integrazione.
Con le acquisizioni di Nets e Sia, il player paneuropeo dei pagamenti digitali negozierebbe con un valore maggiore del 55% per i pagamenti, rispetto a un premio mediano del 21% da quando è sbarcata in Borsa ad aprile del 2019.
Dal 2017 e fino alla chiusura dello scorso anno i ricavi di Nexi sono stati in crescita del 6,5%, mentre le azioni a Piazza Affari dal primo giorno di quotazione hanno segnato una performance del 57%. Dal 1°gennaio 2021 invece le quotazioni sono arretrate del 18%.