In attesa di alcuni importanti dati macroeconomici in arrivo nei prossimi giorni dall'economia statunitense, le principali piazze azionarie europee hanno chiuso le contrattazioni in generale territorio positivo
Con una Wall Street in rialzo dello 0,2%, il FTSE Mib ha terminato la seconda seduta della settimana in guadagno dello 0,22% a 43.354,83 punti. Dal punto di vista operativo non cambia ancora una volta la view sull'indice italiano che, con la tenuta dei 43 mila punti, dovrebbe proseguire il trend rialzista prima in direzione 43.500-43.550 punti e a seguire i 43.750-43.800 punti. Al contrario nuovi segnali di debolezza si avrebbero solo con la violazione dei forti supporti situati sui 42 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna non hanno seguito il trend ascendente troviamo P&G, che a Wall Street scende sui minimi annuali. Andiamo a scoprire le motivazioni.
P&G: lo shutdown impatterà sui conti trimestrali
Durante la sua presentazione alla Global Consumer & Retail Conference di Morgan Stanley, il CFO di Procter & Gamble, Andre Schulten, ha lanciato l'allarme per quanto riguarda i conti dell'ultimo trimestre del gruppo.
In scia alla chiusura degli uffici governativi con lo shutdown, la società ha registrato, in particolar modo nello scorso mese di ottobre, un deciso calo per quanto riguarda le vendite e i volumi. L'appuntamento odierno era molto atteso dagli investitori, per scoprire le prospettive di crescita del conglomerato a stelle e strisce.
Con un mese di novembre che non dovrebbe sorprendere positivamente e con un contesto che Oltreoceano dovrebbe rimanere volatile, il manager ha sottolineato come le vendite organiche nel corso dell'ultimo trimestre negli Usa, che rappresenta il principale mercato dell'azienda, dovrebbero aumentare a una cifra.
Ricordiamo che Procter & Gamble ha chiuso lo scorso trimestre con ricavi a 22,4 miliardi di dollari, oltre le attese poste a 22,18 miliardi di dollari. In rialzo anche l'utile per azione che si è attestato a 1,99 dollari, oltre il consenso situato a 1,9 dollari.
Azioni P&G: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni P&G sulla Borsa americana. Con volumi in accelerazione rispetto alle precedenti giornate, è una seduta all'insegna delle vendite per P&G che, con un calo del 2,4%, si porta sui nuovi minimi di periodo sotto i 144 dollari.
Con un'impostazione che nel medio e breve periodo è al ribasso, una conferma dei prezzi sotto i 145 dollari dovrebbe far proseguire il trend discendente prima in direzione dei 140 dollari e successivamente verso i minimi del 2023 situati in area 135,5-136 dollari. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere violati, si avrebbe un ulteriore indebolimento del quadro grafico di fondo.
In questo caso non sarebbe una sorpresa assistere a nuove vendite che dovrebbero spingere le azioni fin verso il bottom degli ultimi 4 anni in area 121 dollari, con target intermedi posti sui 130 dollari.
In questo contesto tutti i rimbalzi che dovessero rimanere sotto la soglia dei 151 dollari, potrebbero rappresentare delle occasioni per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario, il superamento dei livelli appena menzionati, dove troviamo l'indicatore daily del Supetrend, dovrebbe aprire le porte a un recupero del titolo con un primo obiettivo i 155 dollari, dove transita la trendline discendente che parte dai massimi toccati nello scorso mese di marzo, e successivamente i 159 dollari, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo.
Il superamento di tali aree dovrebbe favorire ulteriori apprezzamenti verso i 162 dollari e a seguire i 165 dollari. Nel caso in cui il titolo dovesse lasciarsi alle spalle questi ultimi livelli, aumenterebbe le chance di nuovi acquisti con prossimi target i massimi degli ultimi 7 mesi in area 170-171 dollari.
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