OpenAI è in trattative per un'operazione di vendita di azioni dei dipendenti. È quanto hanno riferito alcune persone informate della questione, secondo cui dall'operazione la startup americana specializzata sull'intelligenza artificiale ricaverebbe una valutazione di circa 500 miliardi di dollari. A quel punto diventerebbe la società privata di maggiore valore al mondo superando SpaceX.
Dai 300 miliardi di dollari attuali, la valutazione aumenterebbe di circa due terzi. Tra gli investitori interessati ad acquistare le azioni ci sarebbero importanti soggetti istituzionali come Thrive Capital.
OpenAI: l'obiettivo è trattenere i talenti
Non essendo una società pubblica, OpenAI deve negoziare la vendita di azioni in forma privata. La decisione di farlo per i propri dipendenti origina dalla volontà dell'azienda di
premiarli in modo che non lascino per altre destinazioni. In altri termini, i dipendenti possono ottenere quella liquidità dalle loro posizioni che rifletta la crescita della società guidata da
Sam Altman. Questo alla luce del fatto che recentemente OpenAI ha perso diversi membri del suo staff di ricerca. Il personale ha preferito trasferirsi in
Meta Platforms, che ha offerto pacchetti retributivi molto generosi.
Allo stesso tempo, con questa operazione OpenAI vuole attirare investitori esterni. Questi fino ad ora sono stati bloccati anche dal fatto che Microsoft - principale investitore con circa 13,75 miliardi di dollari - esercita un'influenza rilevante avendo il diritto a utilizzare la proprietà intellettuale di OpenAI. L'accordo con il gigante di Redmond per l'accesso alla tecnologia della startup scade nel 2030 e le parti sono in trattativa per rinegoziare il loro rapporto.
In arrivo due nuovi modelli AI
Ieri OpenAI ha annunciato il rilascio di due modelli linguistici open-weight che permettono di elaborare ragionamenti avanzati e sono ottimizzati per funzionare su laptop con livelli di prestazioni simili ai modelli proprietari più piccoli. Gli sviluppatori e i ricercatori possono facilmente eseguire e personalizzare, ha affermato OpenAI. Questi modelli non sono la stessa cosa degli open-source, che invece forniscono l'accesso al codice sorgente completo, ai dati di addestramento e alle metodologie.
"Una delle cose uniche dei modelli aperti è che le persone possono eseguirli localmente, dietro il proprio firewall e sulla propria infrastruttura", ha dichiarato il co-fondatore di OpenAI Greg Brockman in una conferenza stampa. Ora tali modelli sono anche disponibili sul marketplace AI (Artificial Intelligence) generativa Bedrock di Amazon Web Services. Si tratta della prima volta che un modello OpenAI viene offerto sulla piattaforma del colosso di Seattle.
Nel frattempo la società sta preparando il rilascio della sua ultima versione di ChatGPT, il GPT-5, volto a rafforzare la leadership dell'azienda in un settore che si fa sempre più competitivo. Questa settimana OpenAI ha previsto che il chatbot raggiunga 700 milioni di utenti attivi settimanali, ossia il 40% in più rispetto ai 500 milioni della fine di marzo. L'app ha anche superato i 3 miliardi di messaggi degli utenti al giorno.