L'accordo commerciale tra Usa e Cina, che secondo Donald Trump dovrebbe essere in dirittura d'arrivo, rafforza il sentiment presente sui mercati azionari europei che aprono la terza seduta della settimana in generale rialzo. In questo contesto il FTSE Mib si porta in direzione dei 41 mila dollari, sopra i quali sono possibili ulteriori apprezzamenti verso i 41.200-41.250 punti e a seguire i 41.500 punti. Al contrario, il ritorno dei corsi sotto i 40 mila punti dovrebbe andare a riattivare il trend ribassista di breve, con prossimi target per l'indice italiano sui 39.500 punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna potrebbero vedere una volatilità in aumento troviamo TIM, dopo che nella serata di ieri il gruppo telefonico ha comunicato i dati relativi al primo semestre del 2025. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
TIM: nei sei mesi ricavi in aumento del 2,7%
Nella serata di ieri TIM ha comunicato i conti dei primi sei mesi del 2025 che, grazie all'aumento dei ricavi e dei margini, hanno confermato il percorso di crescita intrapreso dal gruppo. Nel dettaglio i ricavi hanno visto una crescita del 2,7% a 6,6 miliardi di euro. Aumento del 5% a 1,7 miliardi di euro per l'Ebitda After Lease di gruppo, mentre quello di gruppo è cresciuto del 5,5% a 2,1 miliardi di euro. Buona la performance del margine operativo lordo organico, passato da 1,96 a 2,06 miliardi di euro.
In Italia i ricavi sono cresciuti dell'1,6% a 4,5 miliardi, mentre l'Ebitda After Lease è aumentato del 4,2% a 1 miliardo. Per Tim Brasil i ricavi si sono attestati a 2,1 miliardi di euro, +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre è l'Ebitda After Lease + aumentato del 6,1% a 800 milioni di euro.
TIM Consumer ha visto ricavi in crescita dello 0,1% a 3 miliardi, fa meglio TIM Enterprise che sale del 4,7% a 1,6 miliardi di euro. Il risultato netto del semestre, nonostante sia ancora negativo, si riduce significativamente a 132 milioni di euro rispetto ai 646 milioni di perdita del primo semestre dell'anno passato. Nel solo secondo trimestre il bilancio si avvicina al pareggio, con una perdita contenuta a 8 milioni, in netto miglioramento rispetto ai -124 milioni del secondo trimestre 2024.
A fine giugno 2025 l’indebitamento finanziario netto rettificato After Lease era sceso a 7,5 miliardi di euro, rispetto ai 7,27 miliardi di inizio anno, risultando in linea con le attese degli analisti. L’indebitamento finanziario netto contabile a fine giugno 2025 è stato pari a 10,55 miliardi di euro. Alla stessa data il margine di liquidità era di 5,88 miliardi di euro, cifra che consente una copertura delle passività finanziarie del gruppo in scadenza per i prossimi 24 mesi.
Nel corso dei 6 mesi l'azienda guidata da Pietro Labriola ha registrato un flusso di cassa della gestione operativa positivo per 482 milioni di euro. Nel corso del periodo gli investimenti industriali e per licenze di telefonia mobile/spectrum sono stati pari a 834 milioni di euro, rispetto ai 938 milioni di euro del 2024.
Alla luce dei dati comunicati, il management di TIM ha confermato la guidance per l’intero esercizio, che era stata illustrata con l'approvazione del piano industriale 2025-2027. Per l'esercizio in corso il management stima di ricavi di gruppo in aumento tra il 2% e il 3%, mentre la previsione sull'EBITDA organico After Lease dovrebbe vedere una crescita di circa il 7%. Gli investimenti di gruppo sono stimati pari a circa il 14% del fatturato. Infine Nel corso del semestre Tim ha completato un’operazione di factoring su un credito relativo alla restituzione del canone concessorio del 1998, incassando 995 milioni da un pool di banche nazionali.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sulle azioni TIM per le prossime giornate. Grazie a un'asta finale che ha visto passare molti milioni di pezzi, è stata una giornata positiva quella di ieri per il titolo TIM che, con un rialzo dell'1,75%, ha chiuso le contrattazioni in area 0,4142 euro. Il movimento di ieri che porta le quotazioni a rompere al rialzo un trading range presente da 3 settimane e situato tra gli 0,398 e gli 0,41 euro, apre le porte a nuovi allunghi per le azioni.
In questo caso le attese sono per un test sui top di periodo in area 0,42-0,422 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali, andrebbe a rafforzare la struttura grafica aumentando di conseguenza le possibilità di nuovi allunghi in direzione degli 0,44-0,45 euro. Nel caso in cui anche tali aree dovessero essere messe alle spalle, si assisterebbe a una prosecuzione del trend fin verso gli 0,5 euro, con target intermedi posti sugli 0,475-0,48 euro.
In questo contesto, eventuali prese di beneficio fin verso gli 0,39 euro, dove troviamo l’indicatore daily del Supertrend, potrebbero rappresentare delle buy opportunity.
Al contrario, la perdita di questi supporti dovrebbe aprire le porte a una fase correttiva, utilizzabile per operazioni short di breve, con un primo target situato sugli 0,375 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi due mesi. La mancata tenuta di tali sostegni dovrebbe far proseguire le vendite verso gli 0,36-0,358 euro e a seguire la soglia degli 0,35 euro. Con la perdita di questi livelli si assisterebbe a una prosecuzione delle vendite, che avrebbero come prossimo obiettivo gli 0,34 euro e successivamente i forti supporti situati nei pressi degli 0,325 euro
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.