Nvidia ha confermato di stare valutando “una varietà di prodotti” dopo un report secondo cui l’azienda starebbe sviluppando un nuovo chip AI dedicato alla Cina. Il progetto, ancora in fase preliminare, riguarderebbe un processore chiamato B30A, basato sull’architettura Blackwell, più potente dell’attuale H20, costruito per rispettare le restrizioni imposte dal governo USA.
Secondo Reuters, i primi campioni del chip potrebbero arrivare ai clienti cinesi già il mese prossimo. Sul piano politico, la notizia arriva in un contesto delicato. Gli Stati Uniti hanno bloccato la vendita di chip AI avanzati alla Cina per motivi di sicurezza nazionale.
Ad aprile l’amministrazione Trump ha imposto uno stop, concedendo poi a Nvidia e AMD la possibilità di vendere chip meno avanzati in cambio di una tassa del 15% sui ricavi in Cina. Il segretario al Commercio Howard Lutnick ha lodato il CEO di Nvidia, Jensen Huang, definendolo “uno dei leader tecnologici più ascoltati dal presidente”.
Trump stesso, la settimana scorsa, aveva aperto alla possibilità di permettere versioni “ridotte” dei chip Blackwell in Cina, con prestazioni inferiori del 30-50% rispetto agli originali. Intanto, gli operatori hanno attese alte per i numeri del secondo trimestre fiscale del 2026 che verranno rilasciati mercoledì prossimo. Vediamo cosa si aspettano gli analisti.
Nvidia e la trimestrale del 27 agosto: attese per nuovi record
Il 27 agosto, a mercati chiusi, Nvidia pubblicherà i conti del secondo trimestre fiscale 2026, un evento che chiuderà ufficialmente la stagione degli utili a Wall Street. Le attese degli analisti sono altissime: secondo Bloomberg, i ricavi dovrebbero toccare quasi 46 miliardi di dollari, di cui 41 miliardi dal segmento Data Center, mentre il gaming è previsto a 3,82 miliardi.
Gli analisti di Morgan Stanley, Cantor Fitzgerald e Mizuho prevedono che l’azienda supererà ancora una volta le stime su fatturato e utili. Cantor Fitzgerald ha alzato il target price a 240 dollari, citando la spinta della nuova architettura Blackwell e l’accelerazione della domanda AI.
Un anno fa, il 28 agosto 2024, Nvidia aveva già sorpreso il mercato con un fatturato record di 30,04 miliardi e un utile per azione di 68 centesimi adjusted. Oggi l’azienda vale oltre 4 trilioni di dollari e da sola ha garantito circa il 22% della crescita del Nasdaq 100 dall’inizio dell’anno.
Nonostante un rallentamento del titolo nelle ultime settimane, il consensus raccolto da Bloomberg resta molto positivo: prezzo obiettivo medio a 189,6 dollari, con oltre l’88% degli analisti che raccomanda “Buy”. Vediamo ora il quadro grafico e la possibile strategia operativa.
Azioni Nvidia: analisi tecnica e strategie operative
Con il crollo registrato nella seduta di ieri, le azioni Nvidia hanno rotto al ribasso l’area di consolidamento che si è sviluppata dal 7 agosto. Un proseguimento delle vendite potrebbero portare le quotazioni del colosso dei chip AI in prossimità dei vicini supporti, livelli dai quali nuovi segnali di forza potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di strategie long.
Per quanto riguarda la stagionalità - analizzata con la piattaforma Forecaster - gli archi temporali selezionati mostrano una possibile fase di rialzo fino a fine mese, seguita da un movimento ribassista che potrebbe estendersi fino alla fine della prima decade di ottobre.
A livello operativo quindi, si potrebbero valutare strategie long da area 171-164 dollari. In tal caso, il primo obiettivo di breve termine potrebbe essere posto in area 184 dollari, mentre un target più ambizioso in area 200 dollari. Il quadro di breve periodo rimarrà orientato al rialzo finché verrà difeso il sostegno a 164 dollari.
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