Nvidia ha impiegato fior di miliardi quest’anno in acquisizioni, accordi di investimento, partecipazioni e partnership strategiche. Il più grande progettista di chip al mondo ha:
- acquistato una partecipazione del 4,9% nel rivale storico Intel, spendendo circa 5 miliardi di dollari;
- effettuato un investimento fino a 10 miliardi di dollari nella startup di intelligenza artificiale Anthropic;
- acquisito una partecipazione in CoreWeave per una cifra stimata in 3 miliardi di dollari;
- appena annunciato l’acquisto di azioni Synopsys come parte di una partnership pluriennale da 2 miliardi di dollari;
- dichiarato che prenderà una quota da 1 miliardo di dollari in Nokia.
Ma soprattutto ha siglato un accordo con OpenAI per investire nella startup americana fino a 100 miliardi di dollari in diversi anni. L’obiettivo è potenziare e consolidare la sua leadership assoluta nell'ambito del legame sempre più stretto tra i chip e l’intero ecosistema dell’intelligenza artificiale.
A tutto ciò si aggiunge una spesa di 37 miliardi di dollari per dividendi e buyback nei primi tre trimestri dell’anno, mentre il Consiglio di amministrazione ha deliberato ad agosto un nuovo programma di riacquisto da 60 miliardi di dollari. Un fiume di denaro che, però, solleva una domanda: Nvidia avrà davvero tutta la liquidità necessaria per far fronte ai suoi impegni?
Nvidia: un bilancio di ferro
Per rispondere, basta guardare ai numeri che hanno trasformato l’azienda da semplice produttore di tecnologia per videogiochi a dominus mondiale dei processori. Il bilancio del colosso di Santa Clara è diventato una vera fortezza. A fine ottobre, la società aveva in cassa 60,6 miliardi di dollari tra contanti e attività a breve termine: una cifra quasi cinque volte i 13,3 miliardi registrati nel gennaio 2023, subito dopo il lancio di ChatGPT da parte di OpenAI. Da allora, la crescita dell’azienda è stata stratosferica.
"Nessuna azienda è cresciuta così", ha dichiarato l’Amministratore delegato Jensen Huang lo scorso mese, rispondendo a una domanda sull’utilizzo della liquidità durante la Conferenza degli Sviluppatori. Secondo le stime medie degli analisti intervistati da FactSet, solo quest’anno Nvidia genererà un cash flow di 96,85 miliardi di dollari, che salirà a 576 miliardi nei prossimi tre anni. Numeri sufficienti ad allontanare il rischio che l’azienda possa ritrovarsi a corto di liquidità.
"La solidità del bilancio di Nvidia dà fiducia a clienti e fornitori sul fatto che gli ordini futuri saranno soddisfatti", ha assicurato Huang. "La nostra reputazione e credibilità sono incredibili. Serve un bilancio davvero solido per sostenere questo livello di crescita, il ritmo e la portata che ne derivano". Gli investimenti strategici dell’azienda sono stati definiti da Huang "un lavoro davvero importante". In particolare, il CEO ha sottolineato che "se aziende come OpenAI cresceranno, questo stimolerà un consumo aggiuntivo di AI e dei chip Nvidia".
Da tutto ciò si deduce che non esiste alcun problema di liquidità nel sostenere gli investimenti colossali del gruppo. Almeno per il momento.